La festa di Matteo Cibic ormai è un grande classico del Fuorisalone. Il design c’è ed è quello di una vecchia balera, coi divanetti, la consolle nascosta – il dj prima non era una superstar, le luci stroboscopiche vintage, il palco per la band che suona solo il repertorio nazional popolare (con qualche rara hit contemporanea) e drink poco estetici ma molto alcolici (che tutto sommato poi è quello che conta). In pista c’è Matteo che si dimena e invita tutti a farlo: amici designer italiani e internazionali, curiosi e gente che vuole farsi una serata insolita. A inizio serata trovate anche le classiche “giovani attempate” coppie che ci danno tre giri, ma se non vi avvicinate col drink (se lo rovesciate a terra si scivola!) ti insegnano ogni passo. Esperti ballerini che non hanno mai smesso di andare a ballare; praticamente siamo noi tra trent’anni.