Zona Tortona si fa attendere con curiosità anche quest’anno. Infatti, benché la sua eterogeneità causi confusione ai visitatori più giovani e sentimenti alterni a quelli più anziani, è innegabile come la sua posizione si sia consolidata negli anni, elevandosi ad avamposto per la creatività internazionale e per la promozione di talenti emergenti. La Design Week di Zona Tortona è di certo bizantina poiché grandi aziende si affiancano a progettisti emergenti, studenti vincitori di premi internazionali a mostre sui materiali, senza contare le immancabili boutique che ogni anno ripropongono longboard serigrafati e scomodissimi papillon stampati 3D.
A BASE quest’anno regnano i Raumplan con Trouble Making, una mostra sul citymaking visto con il filtro del Platform Capitalism. Ikea fa un Design Supermarket al Superstudio Più, con progetti flat-pack di 18 designer coordinati dall’olandese Niklas Jacob.
Compaiono invece i Containerwerk, che narrano attraverso due progetti di micro-living e temporary housing la trasformazione degli spazi abitativi contemporanei. La collettiva cinese Róng Contemporary Design Exhibition, che durante la seconda edizione di Tortona 2017 aveva sperimentato l’utilizzo di materiali tradizionali cinesi, potrebbe essere seguita negli intenti dall’apertura dell’Asia Design Pavilion. Si riconferma quindi l’interesse del distretto alla ricerca materica, in tutte le sue estensioni, poiché la presenza di Napapijri incarna la continuazione della saga dedicata alla manifattura digitale di cui si era parlato lo scorso anno nella mostra Manifattura 4.0. Evento che per certi versi rappresenta una progressiva virata di interessi del distretto verso l’incontro tra le piccole tecnologie di autoproduzione e i grande stakeholder sul mercato. A chiudere il quadro si aggregano all’ormai storico Archiproducts di Opificio 31 anche diversi altri pop up store come il neonato +d & soil, a indicare come il design per Tortona non sia soltanto ricerca e discussione sui temi caldi, ma anche volano utile per far girare l’economia.