FAKA è il progetto artistico e culturale avviato nel 2015 dai carismatici e migliori amici Fela Gucci e Desire Marea a Johannesburg, impegnato a sostenere una narrativa che dia visibilità ed elevi le esperienze di blackness e queerness nella loro Africa post-coloniale. Performance, produzioni musicali, video, fotografia, moda e letteratura sono solo alcuni dei mezzi che usano per “occupare e penetrare” un mondo disegnato per escluderli, arrivando a ridefinire la cultura queer sudafricana. Non è un caso se Mykki Blanco li ha inseriti nel suo documentario “Mykki Blanco Celebrates Johannesburg’s Born-Free Queer Artists and Activists”, uscito lo scorso ottobre su i-D.
Nel 2016 il loro EP di debutto, “Bottoms Revenge”, uscito su NON Worldwide, erano tre tracce di gqom gospel ancestrale, che i due avevano definito “una delicatezza cruda e nera, il linguaggio dei nostri antenati.” “Amaqhawe”, uscito nell’ottobre 2017, ne rappresenta l’evoluzione, in cui il duo esplora le complessità della sfera sentimentale e romantica, all’interno della loro realtà queer e black. I beat gqom arricchiscono l’intensità lirica delle manifestazioni di amore espresse nelle tre tracce, e rendono l’EP uno dei loro momenti artistici più completi e incisivi di sempre.
Questo venerdì i FAKA si esibiranno al Tempio del Futuro Perduto, in occasione di Exil#16, evento organizzato da Strasse per la giornata mondiale contro omofobia, transfobia e bifobia. Per l’occasione, verrà proiettato il documentario di Mykki Blanco di cui sopra, a cui seguirà una talk con i FAKA moderata da Dafne Boggeri. La serata si alternerà poi tra palco e consolle, con live performance del duo sudafricano e dj set di Strasse, Tomboys Don’t Cry, Virginia Ricci, Protopapa e Leonardo Persico. Chi vuole potrà anche tagliarsi i capelli da Kam, hairstylist che boicotta le differenze di genere nei tagli, e le conseguenti differenze di prezzo.
Scritto da Sonia Garcia