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gio 10.09 2015 – dom 20.09 2015

Milano Film Festival

Quando

giovedì 10 settembre 2015 – domenica 20 settembre 2015

Quanto

abbonamento € 45/35

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Organizzatore

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Non sarà il festival di riferimento per il cinefile da pipa e moviola, ma il Milano Film Festival – segretamente, lo sappiamo – punta da quelle parti. Lo fa con una calma discreta, ben sapendo che per molti la kermesse rimane l’occasione mondana per salutare l’estate con un po’ di caciara fuori sagrato. Ma lo fa senza sosta. Tutto merito di chi ci lavora, visto peraltro che nell’anno dell’Expo i finanziamenti si sono ridotti di un altro pezzo. Tant’è, quasi ci si guardasse allo specchio, le cose migliori della ventesima edizione – a proposito, auguri – sembrano proprio arrivare dal cinema duro come la realtà: non un caso il concorso lo inauguri lo svedese Flocking di Beat Gardeler, fresco di Crystal Bear alla Berlinale e dedicato a come una piccola comunità possa isolare la vittima di uno stupro. O che il focus sul cinema austriaco sia rappresentato da Nikolaus Geyrhalter, fuoriclasse del documentario presente per una masterclass e in anteprima italiana col suo Over the Years, un inseguimento (vero) durato anni di ex impiegati di una fabbrica tessile, unico appiglio economico del loro villaggio. L’autoritratto potrebbe continuare con Falciani’s Tax Bomb di Ben Lewis, sull’uomo che ha craccato i dati dei correntisti della HSBC e procurato brividi elvetici. O con Lo stradone col bagliore di Ranuccio Sodi, ché come mi si dice «Milano fa sempre bene a ricordarsi di Jannacci». Vero. Ecco perché mi piace pensare che la Milano (del Film Festival) la purtava i scarp de tennis.

Considerata la vastità del programma, non potevamo esimerci dal dispensar buoni consigli tipo Gesù al tempio. Del cinema, ovviamente. Ecco qui, giorno per giorno, le proiezioni che non potete perdervi. E perché.

Giovedì 17
Those Who Feel the Fire Burning
Spazio Oberdan
h. 19:00
Li seguiamo ogni giorno nelle cronache, mentre sognano di arrivare dalle nostre parti per sfuggire guerre e povertà: sono i migranti. Ma in questo film il punto di vista cambia, viviamo in soggettiva il viaggio di uno di loro, tra Patrasso, Lampedusa, i confini meridionali della fortezza Europa. Lo shock aumenta, la consapevolezza anche.

Above and Below
Teatro Strehler
h. 21:00
Las Vegas è il non luogo nato sul gioco d’azzardo, ma anche un ottimo crocevia per guardare in faccia il sogno americano. Ci pensa Nicholas Steiner, svizzero, a farlo in modo inconsueto: tra chi si allena per andare in missione su Marte e salire (Above) e chi dorme nella rete fognaria (Below). Senza per questo smettere di sognare, in modo diverso.

Venerdì 18
Carmin Tropical
Teatro Strehler
h. 20:30
Maestro del documentario, Rigoberto Perezcano guarda il suo Messico attraverso gli occhi e l’indagine di Mabel, un muxe – un uomo che vuole essere donna – deciso a scoprire la verità sulla morte della migliore amica. Fra noir, melò, testimonianza e thriller, un affresco dall’erotismo tropicale, insieme irresistibile e feroce.

Fassbinder: To Love without Demands
Spazio Oberdan
h. 21:00
Non era un osso facile da intervistare il grande Rainer Werner Fassbinder, ma Christian Braad Thomsen l’ha fatto tante volte e ha realizzato, dopo anni, questo splendido film che ricostruisce un’amicizia anche scontrosa, ma, certamente, unica. Di culto, senza dubbio.

Sabato 19
Trans Fatty Lives
Teatro Strehler, ore 20.30
Patrick Sean O’Brien, il regista di Trans Fatty Lives – un film che ha incantato il Tribeca – era un dj e un filmaker e un casinista, fino a quando a scoperto di avere la sla, una malattia che ti mette fuori gioco. Ma se giochi con il cinema, come lui ha saputo fare, si ricomincia. Toccante e geniale.

La nostra quarantena
MiMAT, via Morozzo della Rocca 12
h. 21:30
Al confine tra fiction e documentario, il regista sardo Peter Marcias racconta lo sciopero di un gruppo di operai marocchini. A indagare sulle ingiustizie del lavoro oggi, Francesca Neri.

Domenica 20
Y/our Music
Scatola Magica
h. 17:00
Conoscete la musica thai? No? Ecco un buon film per scoprirla e attraversarla nella sua colorata follia, da quella tradizionale al punk più scatenato in un ottimo documentario musicale.

The Magic Mountain
Mimat
h. 19:00
La vita straordinaria di Adam Jacek Winkler, fuoriuscito polacco, artista, fotografo, scalatore, viscerale anticomunista, combattente al fianco dei mujaheddin in Afghanistan negli anni 80. La storia di un uomo e di un sogno in un documentario animato che lascia senza fiato realizzato dalla bravissima Anca Damian.

Scritto da Emilio Cozzi