Da Amalfi al Castello di Rivoli: cinquant’anni di distanza e un percorso lunghissimo, che parte da una mostra ormai leggendaria. Dal 4 al 6 ottobre 1968 si teneva infatti all’interno degli Antichi Arsenali della Repubblica di Amalfi arte povera più azioni povere, organizzata dal Centro Studi Colautti di Salerno, promossa da Marcello Rumma e curata da Germano Celant: se allora potevate vedere opere, azioni e performance di artisti come Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Paolo Icaro, Richard Long e Jan Dibbets, ora a Rivoli potete ritrovarne la documentazione, in particolare grazie alle fotografie scattate all’epoca da Bruno Manconi, provenienti dall’archivio della gallerista Lia Rumma. Testimonianza di una mostra, e di un momento, che ha cambiato per sempre il paradigma dell’arte contemporanea.
Scritto da Marco Scotti