Cosa succede se prendi tutta l’house groovosa e visionaria che va da Theo Parrish a Floating Points e sostituisci i loro classici e risaputi riferimenti con del sano “Napoli Funk”? Si ottiene quella meraviglia di Nuova Napoli, recentissimo album dei Nu Guinea, duo partenopeo di base a Berlino che, dopo le prime escursioni degli esordi in territori minimal-tech e dopo aver esplorato il mondo intero in cerca del ritmo – si veda il loro eccellente lp con la leggenda afrobeat Tony Allen – è tornato nella sua città d’origine con tanto di contagiosissimi cantati in dialetto – “Je Vulesse” è in loop da mesi e non riesco a toglierla.
Ciò che ha mosso Massimo di Lena e Lucio Aquilina non è stata però solo semplice nostalgia di casa, né tanto meno un deleterio nostalgismo, ma la seria volontà di continuare a loro modo una tradizione musicale – mi limito a nominare Tullio de Piscopo, Tony Esposito o James Senese. D’altronde, perché cercare il crocevia di culture quando ce l’hai in casa? Di nuovo non c’è tanto – gemme funk/disco partenopee riempiono da tempo immemore le cantine di Sanità o Forcella, come testimonia la compilation “Napoli segreta” curata anche dagli stessi Nu Guinea – ma l’album si ficca in testa con gusto e freschezza.
Dopo ormai innumerevoli comparsate in dj set per mezza italia (e non solo) con session sempre raffinate e coinvolgenti, il duo è pronto per il live insieme agli strumentisti Marcello Giannini (chitarra), Pietro Santangelo (sax), Andrea De Fazio (batteria), Paolo Petrella (basso), Paolo ‘Batà’ Bianconcini (percussioni) e alla cantante Fabiana Martone, facendoci gustare dal vivo tutto il sapore di questa nuova ondata di Napoli Sound.
Scritto da CaizZagor