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ven 23.11 2018 – dom 25.11 2018

SPRINT - Independent Publishers and Artists’ Books Salon Milano 18

Dove

Spazio Maiocchi
Via Maiocchi 5/7, Milano

Quando

venerdì 23 novembre 2018 – domenica 25 novembre 2018

Quanto

free

Foto di Elena Radice

SPRINT attraversa (mezza) Milano

La sesta edizione di SPRINT—Independent Publishers and Artists’ Books Salon, arriva con novità sostanziali, perle di rara bellezza e un bagaglio accumulato pazientemente che va a comporre un archivio dell’effimero, di edizioni altrimenti poco rappresentate e, perché no?, di memorie. Un salone senza “temone”, perché l’argomento cardine di cui si occupa rimane centrale assieme alla volontà di raccogliere pezzetti di esperienze e creare un percorso che rimane. Così come rimangono i lavori commissionati di anno in anno per il poster e per la rassegna di teli d’artista BLADE—BANNER, il poster-catalogo è stato commissionato a Stefanie Leinhos (Lipsia) con uno stile fumettistico e surreale. Per mettere ordine cerco di dividere il percorso nelle tre fermate di passante che collegano le tre sedi dove il 23, 24, 25 novembre si svolgerà l’iniziativa. Siete pregati di allontanarvi dalla linea gialla, anche quest’anno rigorosamente senza biglietto.

FERMATA GARIBALDI – O’

La consueta sede di SPRINT presso l’associazione non profit O’ in via Pastrengo 12 ospita in anteprima europea un’installazione immersiva di Guadalupe Rosales appositamente realizzata per l’occasione. Il suo utilizzo di Instagram dimostra come sia possibile impiegarlo anche per una pratica di archivio, racconto e auto-rappresentazione di una minoranza che raramente ha trovato possibilità di raccontare di sé in prima persona. Rosales lo sta facendo da qualche anno tramite i profili instagram.com/veteranas_and_rucas e instagram.com/map_pointz. Il suo percorso di ricerca, di per sé già affascinante, acquista ancora più valenza politica nella situazione attuale. Appuntamento all’inaugurazione del 23 novembre dalle 18 alle 22 per ENDLESS NIGHTS ~ Mapping the city of Los Angeles through a collective memory in mostra sarà anche possibile consultare il libro Map pointz – A Collective Memory edito dalla casa editrice Little Big Man. Map pointz è il termine con cui i giovani latinoamericani indicavano i punti in cui trovare informazioni per individuare i luoghi dove si svolgevano i rave della scena Techno/Acid di Los Angeles negli anni 90.

FERMATA PORTA VENEZIA – Spazio Maiocchi

La tradizionale fiera no-profit di editoria indipendente e d’artista sarà invece ospitata dallo Spazio Maiocchi, partnership speciale dell’edizione 2018 il 24 e il 25 novembre, un centro creativo multidisciplinare fondato da Slam Jam e Carhartt WIP che si snoda su 1000mq. Qui sarà presente l’accurata selezione di oltre 70 espositori italiani e internazionali di 11 paesi diversi, dagli autoctoni Compulsive Archive fino ai messicani Gato Negro, ai canadesi Prima Materia e i libanesi A Dance Magazine passando per i francesi Galerie P38, i luso-tedeschi Atlas Projectos, i romani NERO Editions e via dicendo.
Lo spazio Maiocchi ospiterà anche un resoconto sul filone della tecnica di stampa Risograph, portato avanti da SPRINT attraverso workshop e collaborazioni. Nella mostra THE MATRIX saranno infatti esposte tutte le stampe realizzate nel corso dei workshop delle passate edizioni in collaborazione con le realtà svizzere Julien Fischere/RATS e lo studio EUROSTANDARD. L’esposizione affiancherà i materiali prodotti a pubblicazioni rare e supporti inerenti a questa tecnica di stampa lo-fi d’alto impatto estetico. Un buon momento per mostrare quanto fatto in passato e per interrogare il futuro consultando l’Oracolo prodotto da Maison Riso (Parigi). Per l’occasione saranno esposti anche i risultati caldi caldi di stampa del workshop della presente edizione realizzato da Pierrick Brégeon, Ali-Eddine Abdelkhalek con Eilean Friis-Lund, coordinato da Studio ATTO e assistito dall’artista Elena Radice, che si terrà il 17-18 novembre per consentire la partecipazione alla mostra ed alla fiera. In passato workshop e fiera erano sovrapposti costringendo gli stampatori ad una professione di amore verso il medium, quest’anno saranno liberi di girare tra i banchetti e indicare fieramente “questa l’ho fatta io!”.
Il programma di screening sfodera un’altra perla: due lavori video e il manifesto The New Art of Making Books (1975) dell’artista Ulises Carrión (San Andrés Tuxtla, Messico, 1941 – Amsterdam 1989), considerato artista concettuale chiave nello sviluppo del libro d’artista.
I talk inframmezzano i giorni di fiera con presentazioni che sfiorano la performance: fra questi segnaliamo l’intervento dell’artista e archivista Guadalupe Rosales (LA) che sabato alle 18-19 racconterà attraverso immagini, audio e oggetti vernacolari d’archivio, la scena della cultura Latinx e Chicanx in California. Sempre sua è l’immagine composita che andrà a formare il manifesto di grandi dimensioni affisso nella corte di Spazio Maiocchi e che fa da ponte con la mostra ospitata da O’. Tra i partecipanti dei talk alla fiera, Jacopo Miliani e Sara Giannini metteranno in atto domenica alle 16-17, Whispering Hentai una performance collegata alla pubblicazione Whispering Catastrophe – On the language of Men loving Men in Japan dove il racconto sarà intervallato dall’esposizione di riviste erotiche giapponesi.

FERMATA LANCETTI – KO Club

Lungi dall’essere un capolinea, la festa di autofinanziamento al KO Club – A CHE PUNTO SIAMO DELLA NOTTE? – in via Resegone 1 di sabato 24 dalle 23 alle 04 accoglie le varie soggettività presenti in fiera per una lunga serata con il nobile obiettivo di raccogliere fondi per SPRINT: un’iniziativa che rimane totalmente gratuita per i volontari e i publishers stranieri, con entrata al pubblico di 5€. Il secondo non meno nobile obiettivo è ritrovarsi e consumare le ultime energie sulla pista da ballo coi ritmi scelti dalle padrone di casa aka il collettivo di ragazze di qualsiasi genere e creature non binarie TOMBOYS DON’T CRY, affiancate di volta in volta da ospiti di passaggio. Special guest di questo tour de force la dj belga WU-TANGU (Bledarte / Leaving Dakota, Bruxelles), che organizza il festival Bledarte Zone per celebrare con musica e performance la ventata di diversità portata dalle migrazioni.

Scritto da Marta Collini