Venezia affonda, Venezia affoga: ma se il vero pericolo non fosse l’acqua? Stretta nella morsa di un modello turistico predatorio, oltre al su e giù del mare, la città si trova ad affrontare ogni giorno anche l’invasione di persone che la attraversano alla ricerca di un appagamento esperienziale ormai sempre più effimero. Chiamarle “Maree di gente” come avviene per questo nuovo progetto espositivo ai Magazzini del Sale rappresenta una suggestiva metafora, oltre che una netta presa di posizione. Il sottotitolo della mostra, curata da Claudia Cavion, fa il resto: “La turistificazione di Venezia e Barcellona e la resistenza di chi le abita”. Mal comune mezzo gaudio? A mettere in relazione le due città, con le dovute proporzioni, non è solo il problema ma anche la reazione, quella dei comitati e delle associazioni che si battono per l’ambiente e il bene comune. Allora quelle maree di gente, con la loro mobilitazione, possono animare salvifiche istanze di rilancio. A documentare le iniziative di questi gruppi locali, in un ideale ponte tra l’Adriatico e il Mare delle Baleari saranno i materiali multimediali esposti, dalle foto d’archivio ai manifesti.
In foto: “Azione ABTS_Assemblea de Barris per un Turisme Sostenible contro il Symphony of the seas” a Barcellona (5 aprile 2018 – fotografo Paco Freire)