Non male per essere nata come progetto fallimentare. Fondata dalla Virgin per pubblicare musica fuori dagli schemi del mainstream, questa etichetta venne quasi subito accantonata a causa dello scarsissimo interesse del pubblico e rilevata dall’artista per il quale la major di Richard Branson si era scomodata a creare una linea dedicata: Mike Paradinas aka µ-Ziq. Dissolvenza, appare la scritta “vent’anni dopo”. Planet Mu è tra le sigle più prestigiose di un’elettronica difficilmente definibile, il termine IDM (Intelligent Dance Music) è quello che ricorre più spesso ma, diciamoci la verità, non significa niente. Ha solcato da protagonista la stagione del dubstep senza restare legata a questo stile, ha raccolto il testimone (dopo esserne stata ispirata) dell’etichetta di Aphex Twin, la Rephlex, che purtroppo ha cessato le operazioni lo scorso anno, ha pubblicato i dischi breakcore di Venetian Snares come l’acid techno di Ceephax Acid Crew, ha coinvolto vecchi compagni dell’epoca Rephlex come Luke Vibert e ha lanciato nuovi talenti come Kuedo e Ital, restando sempre all’esterno del gruppone. Nelle corse ciclistiche il premio della combattività viene assegnato all’atleta che anima più spesso le fughe, che lancia sempre la controffensiva, il primo ad affrontare la salita più faticosa che, a volte, resta distaccato raccogliendo comunque applausi calorosi: la Planet Mu ha un comportamento simile, forse vince di rado ma gli appassionati la adorano. In questa serata celebrativa vedremo due monumenti dell’IDM-acid-breakbeat-qualcosa come il boss Paradinas e Vibert (di cui è in uscita il suo nuovo album “Bizarster”) impegnati in un back to back da caviglie slogate mentre Kuedo, Ital Tek e il recentissimo signing Herva evocheranno uno strano dancefloor dove si sentono i colori e si vedono i suoni.
Scritto da Andrea Cazzani ak dj Fuco