Sarebbe troppo facile raccontarvi di un musicista che a cinquantacinque anni suonati mette, per l’ennesima volta, sul piatto la propria vita e la fa girare a 33 giri per vedere l’effetto che fa. Un uomo nudo alla resa dei conti: schiacciato tra il suo passato disgraziato e una gloria da stronzi per compagna con cui invecchiare. L’occasione che riporta in Italia Mr E con i suoi Eels è il dodicesimo album “The Deconstruction”, il primo dopo una pausa dalla musica lunga quattro anni.
Da tempo il nostro antieroe sa di non aver nulla da dimostrare, e con la sicurezza e il sarcasmo di chi si definisce “The world’s number one entertainers” alterna folk orchestrale malinconico a qualche fulmine garage rock, come in una bolla di inquietante calma apparente. Sul palco è un’altra storia: un vero e proprio spettacolo rock’n’roll per gli occhi, le orecchie e le piccole grandi crepe del cuore. Quelle da cui filtra la luce con la “L” maiuscola.
Scritto da Tum