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ven 11.10 2019

Rancore

Dove

Germi - luogo di contaminazione
Via Cicco Simonetta 14/a, Milano

Chi

Quando

venerdì 11 ottobre 2019
H 21:00

Quanto

€ 10 con tessera Acsi

0:00
0:00
  • Esercizi di stile (Rinquore)

    Rancore

  • Depressissimo

    Rancore

  • Sangue di drago

    Rancore

Courtesy of Spotify™

Per molti, il grande riscatto di Sanremo è stato quello di Mahmood (per altrettanti analfabeti funzionali, “il grande gombloddo”). Per me, invece – senza nulla togliere al talento r’n’b – il vero riscatto è stato quello di Rancore, protagonista sul palco “di” Daniele Silvestri col suo rap conscious che sa più di opinel nel fianco del buon senso che di onanismo lirico.

Sono anni che “tifo” per Rancore, che cerco di venderlo ad amici discografici che ne colgono il valore ma non ancora la “vendibilità” (legit), non perché mi sia perso nei suoi occhi tenebrosi ma perché credo rappresenti molto di quello che manca al rap italiano. Indelicatezza e vocabolario ricco, tecnica e umiltà, speranza e depressione e tutta un’altra serie di ossimori molto interessanti che non sto qui a snocciolarvi per evitare di sembrare Fabio Volo.

Con “Musica per Bambini” si è consacrato come rap-cantautore fatto e finito che, senza le pretese letterarie del sempre ottimo Murubutu, riesce ad alternare alle punchline nello stomaco momenti emozionanti (poche volte mi è capitato di commuovermi con un disco rap) e vere e proprie allegorie “didattiche”. Non per nulla a Sanremo di scuola si parlava, fuori dai denti. Non c’è neanche bisogno a questo giro di garantire sull’ineccepibile resa live e capacità lirica dell’artista, dato che probabilmente lo avrete visto quasi tutti.

Quello che – da inesauribile fanboy – mi auguro, è che il cantastorie romano trovi finalmente il suo spazio nel mercato e ci stia anche abbastanza largo: perché per carità, è bello l’underground e farsi i seghini a vicenda, ma se hai qualcosa da insegnare in questo paese hai anche il diritto e il dovere di esercitarlo su vasta scala.

Scritto da Andrea Pagano