L’altro giorno mentre guidavo alle 5:30, diretta al lavoro, un’iniezione di beat stilosi e reboanti è fuoriuscita dalle casse della radio, dando una sferzata all’intontimento e regalandomi un mix di piacere. Prima che finisse la traccia, ho svegliato Shazam. E lui, puntuale, ha risposto mostrando tutta la mia ignoranza: “Groove Armada”. La memoria fa brutti scherzi. Ma anche il duo inglese, nato nel ’96 e che prende il nome di un club kitsch, sa come prendersi gioco degli altri.
Andy Cato e Tom Findlay durante l’arco di tutta la loro discografia sono riusciti a stupire anche i più colti imprimendo sonorità diverse ai loro album: sfido chiunque a prendere il primo (“Northern Star”) e confrontarlo con l’ultimo (“Black Light”). Il fatto è che oltre alla memoria mi è tornata una voglia matta di ballarli. Domani, grazie a Dio, è sabato e non ci sarà bisogno di svegliarsi presto.
Scritto da Luisa Indelicato