“Essere umani significa abbracciare identità politiche, sessuali, religiose e familiari, eppure stiamo attraversando una fase storica caratterizzata da gravi crisi d’identità. Dobbiamo trovare un linguaggio che trascenda l’umano per superare queste crisi e risvegliare un nuovo Rinascimento. Questo linguaggio può essere danza”.

Il performer e coreografo Michele Rizzo nel concepire il suo ultimo lavoro Higher, parte dalle parole della filosofa umanista Julia Kristeva, per esaltare la funzione catartica della danza. Ma non quella degli assoli e degli accademici passi a due. È la danza rituale, quella collettiva, quella estatica che sfocia nella vera e propria trance fisica e mentale, ad essere al centro della ricerca espressiva di Michele Rizzo. La mente-corpo danzante si lascia scolpire dal potere della techno nel segno della cultura “ri-nascente” del clubbing: siamo ormai oltre la mera funzione ricreativa, siamo alla ricerca di noi stessi. Higher, con le musiche di Lorenzo Senni, sublima il rito collettivo dei rave, delle discoteche dei grandi raduni, che assemblano cuori, menti, piedi, ginocchia e mani roteanti, aprendo una ritmata riflessione sulla spiritualità laica del mondo contemporaneo.

L’evento è gratuito, ma la capienza è limitata: per partecipare è necessario registrarsi scrivendo a zattere@v-a-c.ru.