La mostra, a cura di Claudio Musso, si inserisce nel progetto Zig Zag Protofilosofia, percorso di ricerca intorno al “linguaggio della Dea” che raccoglie gli studi dell’archeologa e linguista lituana Marija Gimbutas. Oggetti scultorei mobili e sacche contenitori si propongono di far riemergere un sistema di valori e di segni che non smettono di abitare il nostro inconscio, portando nel presente l’eco della società Gilanica diffusa nel neolitico in tutta l’Antica Europa, una civiltà egualitaria matrilineare e pacifica per più di 3.500 anni.
Ivana Spinelli si appropria mediante la (ri)scrittura e la (ri)progettazione di un linguaggio arcaico e futuribile allo stesso tempo, fatto di figure semplici e di tratti iconici che provvede a diffondere in molteplici canali: dalla stampa su tessuto alle forme lignee, dall’inchiostro su carta alla APP per smartphone.
Inaugurazione sabato 25 gennaio h 18.
Scritto da L.R.