Per convincervi della bontà di questa band potremmo cominciare – e praticamente già chiudere – il discorso con la triade di gruppi “simili” agli Ethers menzionati dalla loro etichetta, Trouble In Mind, nella sezione RIYL (Recommended if you like): The Feelies, Reigning Sound e Parquet Courts. E quindi chitarre. Affilate, nervose, ruvide, orgogliosamente indipendenti, ma all’occorrenza pure con ritornelli che spaccano in due le cervella – merito dell’organo e dei guizzi garage che li spedirebbero dritti tra i “Children of Nuggets”.
Del resto gli Ethers non arrivano da una città americana qualsiasi, ma da Chicago, che col DIY e col retaggio punk e indie ha avuto legami importanti per tutti gli ’80 e ’90. E non arrivano neanche da una storia qualsiasi, in quanto supergruppo dell’underground cittadino, con componenti di Heavy Times, Outer Minds, Radar Eyes e The Runnies. Nel 2020 il rock’n’roll è ancora in salute e lotta insieme a noi.
Scritto da Chiara Colli