Se l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert è l’opera di sintesi scientifica per antonomasia dell’Illuminismo europeo, una grande fortuna editoriale – forse oggi sconosciuta ai più – ebbe anche l’Histoire naturelle di Georges-Louis Leclerc conte di Buffon. Pubblicata dall’Imprimerie Royale, che aveva sede nel palazzo del Louvre a Parigi, ebbe nel giro di pochi anni molte edizioni, emissioni, contraffazioni e traduzioni in tutta Europa, arrivando fino a Bologna con la Serie d’animali quadrupedi, che apparve a puntate, con cadenza settimanale, fra il 1783 e il 1787, a testimonianza della fortuna che ebbe questo tipo di pubblicazione negli anni di più diffusa affermazione del pensiero illuminista.
La mostra Zoo di Carta. La diffusione delle immagini zoologiche dell’Histoire naturelle di Buffon nell’Italia del Settecento a cura di Pierangelo Bellettini, intende ricostruire la fortuna che ebbero in Italia le incisioni di animali quadrupedi nell’opera di Georges-Louis Leclerc conte di Buffon realizzata a Parigi fra il 1749 e il 1767: gatti d’Angora, iene, barboncini, formichieri, raffigurati ora su sfondi naturalistici ora in ambientazioni domestiche o anche animali di recentissima scoperta nei lontani territori del Siam, della Guinea, del Canada, del Brasile.
Le stampe esposte sono una selezione delle 132 illustrazioni zoologiche (sulle 200 della Collezione completa) recentemente acquisite dalla Biblioteca di San Giorgio in Poggiale, tutte stampate a Bologna negli anni Ottanta del XVIII secolo ad opera dei calcografi Antonio Cattani e Antonio Nerozzi; un’impresa editoriale che è uno degli episodi più significativi nella storia della tipografia bolognese della seconda metà del Settecento.
Inaugurazione martedì 28 gennaio ore 17.30.
Scritto da L.R.