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gio 05.11 2020

Damo Suzuki's Network

Dove

Circolo Ohibò
Via Benaco 1, 20139 Milano

Quando

giovedì 05 novembre 2020
H 21:30

Inverno 2005, sud est dell’Inghilterra, ATP Festival. I Mars Volta celebrano il loro amore per il krautrock schierando un tris d’assi per altrettanti concerti: se il set di Holger Czukay fu cancellato all’ultimo, quello di Michael Rother mi aprì la mente e, a mandarmi infine in galassie lontane, fu il delirante combo composto da Jelly Planet, Omar Rodriguez-Lopez, Makoto Kawabata e Kenji “Damo” Suzuki. O “Damo-Suzuki-dei-CAN”, come ho sentito dire da chiunque negli anni, per rimarcare la sua militanza nella storica formazione teutonica, in realtà limitata a quattro anni coincidenti tuttavia con il periodo dei loro dischi più celebrati: “Tago Mago”, “Ege Bamyasi”, “Future Days”.

Unico superstite di quella formazione, assieme a Irmin Schmidt, a 70 anni appena compiuti Damo Suzuki si è messo già da tempo alle spalle un periodo costellato da problemi di salute, tornando a esibirsi perfino ancora convalescente. Un bisogno fisiologico per uno che fa concerti senza sosta da 20 anni, un tour “never ending” (come il titolo del documentario dedicatogli poco tempo fa da due fan italiani) marchiato dalla filosofia «create time and space at the moment», con tappe ovunque nel mondo insieme ad artisti locali, totale improvvisazione, sperimentazione e su tutto la sua voce da “non-cantante”, nervosa, declamatoria, in lingue indecifrabili e di altri mondi.

Per il ritorno in Italia, sarà accompagnato dal fidato Xabier Iriondo (Afterhours), da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti), Karim Qqru (Zen Circus) e da alcuni ospiti a sorpresa. Potete ascoltarvi “Tutti i colori del silenzio” (Wallace Records, 2006) e “Sette modi per salvare Roma” (Goodfellas, 2012) per avere un assaggio di esibizioni da queste parti. Poi scordatevele e lasciatevi spedire in orbita.

Scritto da Pierdomenico Apruzzese