Per la sua mostra nello spazio milanese della Galleria Poggiali, Olaf Breuning ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali.
Esplicativo di questo approccio è la grande scultura al centro dello spazio che consiste in una scala di metallo, su cui è montata la sagoma in acciaio lucido di un volto stilizzato con al centro un cuore.
La struttura bidimensionale diviene volumetrica e inafferrabile per effetto delle immagini che inesorabilmente riflette. Tale dimensione “multidisciplinare” e “multidimensionale” è adottata dall’artista per tutta la mostra fino anche all’installazione di disegni a china nera raffiguranti scene ‘possibili’, ma immaginarie, che suggeriscono un’inedita narrazione intima e corale. A cura di Lorenzo Bruni.
Scritto da la redazione