La compositrice elettronica Éliane Radigue si è dedicata nel nuovo millennio a un grande ciclo per strumenti acustici, Occam Océan. Ciascun brano della serie è basato su una “partitura-immagine mentale” costruita in stretto rapporto con i musicisti: nel caso di Occam XXVI, per le percussioni di Enrico Malatesta.
Nel duo Nuova Superficie (Enrico Malatesta + Giovanni Lami), protagonista della seconda parte della serata, i suoni che si stagliano all’orizzonte delle varie fonti di diffusione, siano esse acustiche o analogiche, attivano un tessuto sonoro compatto ma ricchissimo di perturbazioni a livello microscopico. Questa continua negoziazione tra dettaglio e orizzonte, l’instabilità che ne deriva, e la compenetrazione con lo spazio performativo sono la base poetica su cui i musicisti edificano il proprio intervento, che si colloca tra musica elettroacustica e azione site-specific.
Scritto da L.R.