La Pinault Collection, rende omaggio a una delle personalità più significative del panorama artistico contemporaneo internazionale, concentrandosi su tre direttrici fondamentali della sua produzione: lo studio d’artista come spazio di lavoro e creazione, l’uso performativo del corpo e la sperimentazione sonora. Dagli anni Sessanta sino a oggi, Bruce Nauman ha esplorato linguaggi artistici diversi, dalla fotografia alla performance, dalla scultura al video, sperimentandone le potenzialità concettuali e indagando la definizione stessa di pratica artistica.
Vincitore del Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale alla Biennale di Venezia nel 2009, celebrato negli ultimi anni da numerose e importanti retrospettive, l’artista per la prima volta presenta a Punta della Dogana un percorso espositivo inedito, in grado di portare nuova luce sulla propria produzione, affiancando a lavori storici opere più recenti, alcune delle quali inedite o esposte per la prima volta in Europa.
La mostra è stata concepita come una composizione organica che riflette sui lavori dell’artista e facilita la comprensione intuitiva della sua pratica a partire dalla serie Contrapposto attraverso un percorso espositivo che ripercorre i temi fondativi del lavoro di Nauman: il suono, la performance, lo studio, la relazione tra il corpo e lo spazio o gli spazi che occupa, fisici, psicologici, culturali.
Al centro dell’indagine della mostra la serie di installazioni video realizzate dall’artista negli ultimi anni a partire dalla rivisitazione di uno dei primi lavori in cui Nauman sperimentava l’uso delle immagini in movimento, il celebre Walk with Contrapposto del 1968, che lo ritraeva avanzare lungo un corridoio di legno allestito nel suo studio mentre si sforzava di mantenere la posa chiastica.
Nella nuova serie dedicata al Contrapposto, che include Contrapposto Studies, I through VII, 2015/16, Walks In Walks Out, 2015, recentemente acquisite dal Philadelphia Museum con Pinault Collection, Contrapposto Split, 2017, e Walking a Line, 2019, Bruce Nauman per la prima volta riprende un’opera storica della sua produzione e sfrutta le possibilità offerte dall’attuale evoluzione tecnologica, potendo così superare i limiti imposti degli strumenti tecnici dell’epoca della produzione del primo Walk with Contrapposto e realizzando di fatto qualcosa che prima non era tecnicamente possibile.
“Bruce Nauman: Contrapposto Studies“ presenta quattro opere recenti – una realizzata appositamente in occasione della mostra a Punta della Dogana e tre mai esposte in Europa – che illustrano lo sviluppo della sua ricerca e delle sue variazioni che spesso prendono la forma di intere serie. Questi lavori includono la reinterpretazione di una precedente installazione, Acoustic Wedge (Sound Wedge—Double Wedge) del 1969-1970, intitolata Acoustic Wedge (Mirrored), 2020; due lavori recenti della serie Contrapposto sviluppati con la tecnologia 3D (Contrapposto Split, 2017 e Walking a Line, 2019); e una mappatura interattiva dello studio dell’artista, Nature Morte, 2020. Dalla sperimentazione con i videoregistratori, fin dalla prima comparsa di questa tecnologia, all’impiego degli ultimi iPhone e della tecnologia 3D, Nauman si è sempre messo nella posizione di un “Beginner Beginning”, un principiante agli inizi. Ancora una volta si rifà all’origine delle possibilità legate all’uso del proprio corpo nello spazio dello studio, il suo luogo di lavoro per eccellenza, ma anche di totale intimità.
La mostra, caratterizzata dall’inclusione di pochissimi oggetti reali, indaga l’approccio concettuale e fenomenologico del lavoro di Nauman ricostruendo un’esperienza immersiva per il visitatore, invitato a mettersi in gioco con il proprio corpo, i sensi e l’intelletto, un processo essenziale per comprendere pienamente la ricerca dell’artista.
Oltre che nella serie dedicata al Contrapposto, l’indagine sull’uso del corpo è ulteriormente approfondita sia attraverso la presenza di video storici che vedono l’artista protagonista, come in Bouncing in the Corner No.1, 1968, e Lip Sync, 1969, che tramite l’eccezionale riproposizione dal vivo di tre performance (Untitled or Extended Time Piece, 1969, Untitled, 1969, Untitled, 1969) che saranno interpretate continuativamente per tutto il periodo di apertura della mostra grazie alla partecipazione di 14 performer selezionati. Allo stesso modo il visitatore si immergerà nell’opera sonora For Children (2010) o nel “sussurro forte” dell’artista riprodotto dall’installazione audio Steel Channel Piece (1968) o ancora, tra le altre, in Soundtrack from First Violin Film (1969), un LP che raccoglie in un unico brano audio le tracce sonore estratte da diverse azioni corporee filmate.
Per meglio comprendere la visione e la tecnica di Nauman, il percorso espositivo presenta anche For Children/For Beginners, composto da disegni all’origine di due opere sonore esposte in mostra. In questo dittico del 2009, realizzato con grafite su carta, come in una poesia, attraverso le variazioni e le ripetizioni negli abbozzi scarabocchiati, emerge l’arguzia dei collegamenti e dei giochi di parole.
Il tema dello studio viene approfondito in particolare dall’opera Nature Morte realizzata nel 2020, esposta per la prima volta in Europa a Punta della Dogana. Come nella sua presentazione alla Galleria Sperone Westwater a New York, l’opera è allestita con tre proiezioni murali che riprendono lo studio dell’artista in New Mexico in 3D e che il visitatore può esplorare muovendosi nello spazio attraverso un iPad collegato in modalità wireless. Una vera e propria esperienza immersiva e virtuale, tanto fisica che digitale, che permetterà per la prima volta a chiunque di scoprire ogni oggetto, ogni angolo e ogni dettaglio dello studio di Nauman dalle sale di Punta della Dogana.
Scritto da Redazione Venezia