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mar 15.06 2021 – sab 30.10 2021

Niccolò Quaresima: Dusk to Dawn, Fragmets from the Plastic Archive

Dove

FuturDome
Via Paisiello 6, Milano

Quando

martedì 15 giugno 2021 – sabato 30 ottobre 2021

Quanto

free

Contatti

Sito web

Organizzatore

02 87186745

Nei miei ricordi delle lunghe notti passate al Plastic la musica, i volti, i suoni, i corpi della gente che balla, i colori delle luci e dei laser si frammentano, si scompongono, si ricompongono e formano una caotica, confusa e vivace memoria che sarà sempre diversa da quello che è davvero stato, sempre mutevole e trasformabile dal tempo che passa, da future notti infinite. In 40 anni di vita e di storia il club Plastic ha dominato, trasformato e reso celebre la cultura underground della notte a Milano. Quando si parla del Plastic si ricordano i suoi avventori più famosi Grace Jones, Andy Warhol e una lunga sequenza di personalità che sono passate da lì negli anni, ma le migliori memorie del club sono quelle che non si possono raccontare, citare e rappresentare. Sono storie avvenute nelle tenebre, nel caos della pista, nella penombra del bar, nei bagni e nei camerini. Sono storie che ogni frequentatore, performer, dj, barman ha vissuto, storie che si raccontano in privato in una calda sera d’estate, che si ricordano vagamente, storie che si mischiano tra loro, formando narrazioni nebbiose, inedite e surreali. Sono storie che alludono al futuro, a ciò che non è ancora stato, ma potrebbe accadere in modi e aspetti che hanno più la forma di ricordi utopici, che la materialità del presente.

La mostra di Niccolò Quaresima, dal 15 giugno al 31 luglio 2021 da FuturDome, “Dusk to Dawn. Fragments from the Plastic Archive” celebra i 40 del Plastic e le sue notti negli aspetti più intimi e nascosti, esplora la potenzialità della memoria di trasformarsi e modificarsi nel tempo, di re-immaginare ciò che è avvenuto e immaginare ciò che avverrà. L’artista attraverso il recupero di vecchie diapositive modificate dal tempo, si riappropria delle immagini rovinate, trasformate da funghi e muffe, e le rimodella e cristallizza su nuovi supporti, come la seta. Tra le forme astratte che questi lavori creano, emergono tracce di volti, di luoghi, di ricordi sbiaditi. Attraverso la trasformazione dell’archivio si allude al futuro, al caotico scorrere del tempo, che unisce passato, presente e futuro. L’esposizione, inoltre, accoglie documenti, immagini, e video dell’archivio del co-fondatore del Plastic, art director e dj, Nicola Guiducci. Stampati su lunghe tende bianche, i flyer delle serate storiche e le fotografie del club ci ricordano ciò che è stato e ci spingono a recuperare quella libertà, quella creatività, quell’energia che solo la notte sa dare e che in questo lungo anno di pandemia, di lockdown e coprifuoco sono state limitate, addomesticate e assopite in attesa della riapertura dei club. 

Scritto da Alessandro Cane