Cristina Zavalloni, una delle più apprezzate ed eclettiche interpreti contemporanee, che si dedica con energia a tutte le forme della musica d’arte, dal jazz alla contemporanea, dalla classica alla musica di ricerca, incontra nel Chiostro della Chiesa di Santa Maria della Misericordia Michel Godard, uno dei pochissimi solisti al mondo di tuba e serpentone, strumento dimenticato del quale è un virtuoso da oltre 40 anni, con un repertorio che spazia dalla musica del Cinquecento al jazz all’improvvisazione.
Uno spettacolo nato per caso, una sera d’estate del 2020: “in una delle prime uscite post lockdown ci ritrovammo a casa dell’artista Laura Cadelo Bertrand, in occasione del passaggio in città di Michel Godard – racconta la Zavalloni. – A un certo punto, scatta il momento musicale: tutti reclamano a gran voce un intervento, una canzoncina, un gorgheggio qualsiasi, uno squittio, insomma un apporto anche da parte mia. Ed ecco che Michel, compagno di giochi musicali di lunga data, mi offre il fianco lanciandosi in un’improvvisazione libera che mi trascina immediatamente. Funziona, ci divertiamo. Pare divertirsi anche Guglielmo Pagnozzi, tra i musicisti presenti, al punto che qualche mese più tardi mi telefona e mi chiede: ti va di rifarlo?”.
Scritto da L.R.