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ven 05.11 2021 – dom 29.05 2022

Le Mostrə della Laguna

Dove

S.a.L.E. Docks
Magazzini del Sale (Dorsoduro) 265, 30123 Venezia

Quando

venerdì 05 novembre 2021 – domenica 29 maggio 2022
H 14:00 - 18:00

Quanto

free

Contatti

Sito web

Che cosa succederebbe se le istituzioni artistiche di Venezia fossero mostruosamente differenti? Se l’arte si liberasse dalle logiche del profitto e del turismo? Se fossero invece luoghi abitati dalla comunità e dall’idea della cura? Sale Docks invita sette artisti internazionali a immaginare una geografia utopica degli spazi culturali di questa città: sette luoghi che si reinventano in chiave transfemminista e decoloniale, all’insegna della giustizia ambientale e della difesa dello spazio pubblico. Le mostre non sono solo esposizioni, ma s/oggetti, mostri che sconfessano la normalità dell’arte come oggetto di consumo e speculazione, prodotto dell’industria turistica e veicolo della gentrificazione. Le mostrə non sono solo mostre: l’impiego del carattere schwa (ə) mette in moto un’utopia inclusiva e generativa, tanto ostentata quanto disattesa dal mondo dell’arte.

Anna Fietta, La Comune Ducale, disegno digitale, 2021

Partendo dalla consapevolezza che il concetto di utopia assume significati contraddittori/controversi/ambivalenti, il collettivo Sale Docks non concepisce questo progetto curatoriale come un mero esercizio di fantasia. L’immaginazione degli organizzatori è il frutto di quattordici anni di pratiche artistiche militanti che si oppongono alla concezione neoliberale dell’arte.
La pandemia ha messo in crisi questo modello, palesando la necessità di un cambiamento radicale. Le mostrə sono un’alternativa ai limiti che caratterizzano le istituzioni esistenti, i loro legami con capitali privati, la rendita immobiliare, la cattura e la messa a valore di immaginari sovversivi.

Ranjit Kandalgaonkar, In[fra]structional
Il progetto espositivo prevede la realizzazione di sette istituzioni immaginarie, ognuna affidata alla cura di un artista. Il funzionamento di ogni istituzione si basa su un modello di governance intersezionale, che racchiuda tutti i campi politici mobilitati e che possa quindi, teoricamente, adattarsi a tutte le istituzioni. Oltre alla governance, l’istituzione mostruosa è definita da una mission, si colloca in una posizione urbana immaginifica, raccoglie un archivio e si riappropria dello spazio pubblico.

Artisti
Anna Fietta, Maddalena Fragnito ed Emanuele Braga, Ranjit Kandalgaonkar, Eleanor Morgan, Nikolay Oleinikov, stARTT, Vanessa Milan.

In collaborazione con: Goethe Institut
Aperto giovedì, venerdì, sabato, domenica, dalle 14 alle 18

Scritto da Redazione Venezia