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mer 01.12 2021 – sab 15.01 2022

Gestus II atto: Il montaggio delle azioni

Dove

Teatrino di Palazzo Grassi
Campo San Samuele (San Marco) 3260, 30124 Venezia

Quando

mercoledì 01 dicembre 2021 – sabato 15 gennaio 2022
H 18:00

Quanto

free

Contatti

Sito web

Gestus I atto: Rifare il corpo, at Teatrino di Palazzo Grassi, 2021.

Foto di Matteo De Fina

Il Teatrino di Palazzo Grassi ospita il suo primo progetto espositivo site-specific: Gestus, a cura di Video Sound Art. Questo nuovo format espositivo è stato pensato appositamente per il Teatrino che si conferma ancora una volta, all’interno del contesto veneziano, come uno spazio aperto alle sperimentazioni e inclusivo verso progetti originali, mai uguali a se stessi. Gestus è il nuovo approdo di questo approccio liquido: si tratta di una mostra collettiva concepita come un corpo in continua evoluzione animato da opere video, installazioni, performance.

Il progetto si ispira alle riflessioni sull’essere corpo avviate dai grandi maestri teatrali di inizio Novecento come Artaud, Copeau, Decroux, Mejerchol’d. Le opere selezionate indagano il linguaggio fisico come attivatore di dinamiche trasformative: spezzare gli automatismi fisici e mentali, scomporre il corpo per poi ricomporlo, dando origine a delle utopie che sovvertono il naturale ordine delle cose. La mostra così concepita riflette quindi sul movimento del corpo nello spazio, strutturandosi in due atti ciascuno dei quali vede come protagonisti due artisti, affiancati da un coro di performer.

Gestus II atto: Il montaggio delle azionidal 1 dicembre al 15 gennaio 2022 porta in scena le opere di Ludovica Carbotta e Driant Zeneli e le performance di Ludovica Carbotta con Benedetta Barzini (1 dicembre), Annamaria Ajmone (4 dicembre) e Driant Zeneli (15 gennaio).

In questa seconda parte, gli artisti sondano nuove possibilità di stare al mondo e osservano, al di là delle apparenze, le strutture profonde che governano i comportamenti umani. Le opere riflettono sull’esplorazione fisica dello spazio urbano, propongono modelli di città utopiche, ribaltano il concetto di giustizia creando dinamiche paradossali. L’utopia diventa uno strumento per “aprire” il corpo verso nuovi mondi e concezioni possibili, recuperando il ruolo dell’immaginazione come valore di costruzione della conoscenza.

Gestus è accessibile gratuitamente il mercoledì, il sabato e la domenica e si rivolge nello specifico a un pubblico giovane e dinamico, aperto alle sperimentazioni. La mostra è aperta dalle ore 10 alle ore 19, ultimo ingresso alle ore 18.45.

PROGRAMMA

Le performance di “Gestus II atto: Il montaggio delle azioni” si configurano come testimonianze fisiche intergenerazionali: si inizia con Benedetta Barzini – uno dei volti più significativi della moda degli anni Sessanta – che interpreta l’assurdo processo immaginato da Ludovica Carbotta, si prosegue con la corporeità di Annamaria Ajmone e si chiude con la performance incentrata sul concetto di spazialità, che Driant Zeneli presenta insieme a un gruppo di bambini con musica ed esecuzione del musicista Giorgio Distante.

Programma delle performance
Mercoledì 1 dicembre

Inaugurazione di “Gestus II atto: Il montaggio delle azioni”
Ingresso libero fino a esaurimento posti dalle ore 18 alle ore 20.30
Performance Su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Ludovica Carbotta con Benedetta Barzini alle ore 19.
Su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è la seconda tappa di una performance presentata per la prima volta nel 2019. Nel tribunale di Monowe, l’installazione presente in mostra, si celebra un processo in cui l’unico abitante della città immaginaria è al tempo stesso imputato, giudice, pubblico ministero, testimone, avvocato. Un processo utopico, raccontato e interpretato in prima persona da Benedetta Barzini.

Sabato 4 dicembre
Ingresso libero fino a esaurimento posti dalle ore 10 alle ore 19. Ultimo ingresso alle ore 18.45.
Performance Senza titolo di Annamaria Ajmone alle ore 12, 16.30 e 18.
Senza titolo è una performance in tre azioni che si sviluppa in tre momenti diversi della giornata e della durata di trenta minuti ciascuno. Lo spazio della danza si costruisce nell’effettivo ed immediato incontro tra gli elementi agenti, le opere di altre artisti ed artiste che disegnano e animano il foyer del Teatrino di Palazzo Grassi, il movimento e la postura del pubblico. Gli abiti, immaginati da Fabio Quaranta per la performance, rientrano nella trama di stimoli e suggestioni che declinano le azioni. Non ci sono scrittura, task o linee guida da seguire a priori. La composizione viene costruita simultaneamente all’azione. Il pubblico è invitato a spostarsi, distrarsi, annoiarsi o fare anche altro.

Sabato 15 gennaio
Ingresso libero fino a esaurimento posti dalle ore 10 alle ore 19. Ultimo ingresso alle ore 18.45.
Performance In an attempt to get up di Driant Zeneli, dalle ore 16 alle ore 19.
Driant Zeneli presenta una performance frutto di un percorso svolto nei giorni precedenti con un gruppo di bambini tra 9 e 11 anni. Durante la performance i partecipanti si muoveranno nello spazio cercando di catturare una libellula, come se fosse un gioco. Al centro del Foyer verrà posta la tromba scultorea del musicista Giorgio Distante.

Scritto da Redazione Venezia