Ci risiamo. Torna intempestiva la Design Week. La prima edizione in sessant’anni a giugno, tema: “Tra spazio e tempo”, con focus sulle tematiche più cocenti di sempre del XXI secolo, aka: ecologia, crisi ambientale e impronta antropica. La scelta del tempo è azzeccata, a giugno il caldo si farà di certo sentire come non mai. È quel momento in cui notoriamente fiera e città tirano un gran respirone prima che il consueto fiatone cardiopatico della settimana più esagitata di sempre si faccia sentire.

Come al solito, ci si alternerà tra i grandi spazi istituzionali di Fiera Milano, per il Salone dedicato ai designer veri e propri, quelli che bazzicano aziende e distributori, quelli che si faranno i chilometri all’ombra rarefatta di Fuksas, facendo tappe sfuggenti al SaloneSatellite, anche questo proiettato a progettare i nostri domani. E poi, poi c’è il Fuorisalone. Che come sempre è uno scekerato tra progettualità e campari, un pogo sudaticcio per accedere agli eventi della coolness del design, alle feste grandiose che ogni anno la città dei designer ci offre.

I distretti come al solito sono quelli di sempre, passiamo dalla classica Brera dell’alto design alla Tortona della sperimentazione, tra il distretto più che glocal delle 5Vie e l’Isola degli Olandesi, la Certosa storicizzata e poi le novità: Centrale con i Magazzini Raccordati, Corvetto alla ribalta nel panorama cittadino, l’hype annuale di Alcova, e le feste assieme. Quest’anno si chiude pure con il concerto della Filarmonica.

Per tutto resto, troverete la guida speciale di ZERO per il Fuorisalone.