La storia dei Battles è stata perennemente afflitta dall’instabilità. Nati nel 2002 come “supergruppo” dedito alla sperimentazione musicale, debuttarono nel 2007 con Mirrored per la prestigiosa Warp Records. Il mix di math rock ed elettronica, condito da una forte propulsione funk e stimolazioni tipiche del prog, tanto lucido quanto folle, fece incetta di consensi tra critica e pubblico. Questo non bastò per trattenere il cantante Tyondai Braxton dall’abbandonare batterista, polistrumentista e chitarrista (rispettivamente, John Stanier, Ian Williams e Dave Konopka) poco prima dell’uscita del loro secondo album Gloss Drop (2011), i quali si trovarono a reclutare vocalist che potessero sostituirlo.

Per il terzo album (La Di Da Di, 2018) la formazione rimase compatta come trio, ma successivamente anche il bassista Dave Konopka decise di lasciare. I due rimasti, John e Ian, anche se ridotti a un duo si sono rimboccati le mani e hanno tirano fuori dal cappello Juice B Crypts, un album intricato e complesso, che tuttavia racchiude la gioia e l’immediatezza del suono originario della band newyorkese. In tutto il disco, la coppia approfondisce tutti i tipi di stranezze concettuali, traboccanti di idee e di tecnologia. La brillantezza del disco, tuttavia, è che nessuno di questi pensieri fantasiosi interferisce con quello che è un album assurdamente divertente e vertiginosamente veloce. Il giusto concerto muscolare per iniziare la settimana.