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lun 11.07 2022 – mar 12.07 2022

Milano Re-Mapped Summer Festival

Dove

Pirelli HangarBicocca
Via Chiese 2, 20126 Milano

Quando

lunedì 11 luglio 2022 – martedì 12 luglio 2022

Contatti

Sito web

Come dice anche il nome: ecco a voi il festival estivo multidisciplinare proposto da Pirelli Hangar Bicocca per indagare il panorama contemporaneo e di ricerca di musica, performing arts, video, editoria, grafica e altri linguaggi. La prima edizione è stata affidata a tre realtà che da anni portano tutto questo in città: SPRINT, Archive e Standards. Ciascuno di loro ha saputo aprire a ventaglio la propria ricerca costruendo progetti inclusivi, dedicati a un pubblico ampio e sensibile, con momenti per riflettere, confrontarsi e mettersi alla prova.
Le tre realtà chiamate a condividere una parte della loro ricerca.

Per chi ancora non lə conoscesse si parte con SPRINT, piattaforma di editoria indipendente e d’artista, no-profit e artist-led che, tra le varie attività su cui è impegnata, cura da anni l’omonima fiera di editoria indipendente (negli ultimi anni si è tenuta a Spazio Maiocchi) e che porta avanti un discorso di inclusione, confronto e ricerca per diversi linguaggi del corpo, del suono e dell’editoria. Per il Festival Re-Mapped ha coinvolto artistə diversi, capaci di muoversi in questi ambiti come Muna Mussie con la performance Studio corale per movimenti singolari, Virginia Genta e Ya Ya Bones che ibridano suono e corpo per creare nuove visioni e il singolare progetto sviluppato con Collletttivo, ovvero il carattere tipografico Apfel Grotezk Up-Date. Non spoileriamo oltre.

Il 12 luglio invece prende il via la programmazione di Archive, progetto con storica sede a Berlino ma che ha sedimentato a Calvairate per un periodo. Al suo tredicesimo anno di vita Archive si definisce “è una comunità di praticantə, uno spazio no-profit e una casa editrice” e sicuramente negli anni si è contraddistinta per le sue pubblicazioni d’arte molto impegnate, con un’estetica precisa, internazionale e riconoscibile. Anche le attività collaterali hanno sempre parlato con e alla sua comunità, quindi arriva al festival portando il corpo al centro in un susseguirsi di riflessioni, azioni, reazioni, un’immaginazione radicale e relazionale per innescare cambiamenti sensibili e sociali. Con artistə come Fedoua El Attari con DecaDanza della montagna: danza declino decolonizzazione; l’azione collettiva di Yon Natalie Mik; coreografie, suoni antichi e nuovi e storie, come quella che porta Wissal Houbabi con Una gran puzza di merda nell’aria. Dedicato a Youns El Boussettaoui.

E a fine di ogni giornata tutto può defluire grazie al palinsesto musicale di Standards, dove la musica dal vivo diventa una nuova forma di coralità tra performance live e dj set. Il lunedì, prima una band dalla Crimea che reinterpreta il dub in una chiave di lettura proveniente dalla cultura ucraina, all’insegna della meditazione e della freschezza, i Chillera; a seguire il live set di Afrorack, l’artista che costruisce in autonomia i suoi circuiti modulari hackerando dispositivi e creando un sound unico. Il martedì, una serata con musicisti dall’oltremanica: una selezione sonora da parte di Andrea Zarza Canova, archivista e curatrice che lavora per la British Library Sound Archive, con l’intento di dar voce a narrazioni singole attraverso contenuti d’archivio; a chiudere il concerto di Coby Sey, artista londinese che porterà una performance composta di voce e strumenti con la partecipazione delle musiciste Leisha Thomas e Momoko Gill.

Andate e restate.

QUI il programma dettagliato e completo.

Scritto da La Redazione