La Trap è uno dei fenomeni nella storia della musica che è stato capace di pervadere e influenzare tantissimi altri generi. È un vero e proprio linguaggio musicale, che oltre ad aver portato al massimo del suo auge mainstream la macro categoria dell’Hip Hop, è riuscito a toccare ogni angolo dello spettro dei generi musicali in maniera assolutamente trasversale, passando dalla sua versione più pop e l’ibridazione con generi come il Raggaeton, fino ad arrivare a quelli più sperimentali dell’underground elettronico. Una delle sue ultime versioni più di successo è sicuramente la fusione col mondo Rap UK, che assume una sua vera identità negli anni duemila con la nascita della Grime, per poi evolversi col tempo fino a sposare quel sound da 808 e quell’attitudine tipicamente americana della Trap, mantenendo però le batterie terzinate e aggiungendo un paio di bassoni glidati (scivolati), risultando in quella che oggi viene definita UK Drill.
“Gotta mention my name if you talk ‘bout the genre” recita in Doja, una delle sue ultime tracce, Central Cee, vero e proprio hitmaker del genere musicale. L’artista londinese è diventato senza dubbio il massimo esponente di questa nuova wave, con un riscontro di stampo worldwide e dei numeri da vera e propria star del mainstream. Conosciuto anche nei giri musicali degli artisti milanesi, possiamo immaginare che passando da qua, sul palco potrebbero tranquillamente comparire anche i ragazzi di San Siro della SEVEN 7oo, tra cui la star del rap italiano Rondodasosa, che con Central ha condiviso più di un paio di featuring. Concerto scoppiettante in cui presenziare anche solo per capire la dimensione di uno dei fenomeni più seguiti del mondo della musica in questo momento.
Scritto da Tommaso Monteanni