Artista e cantautore folk di incredibile talento, capace di riversare nella sua musica la complessità della vita e delle maschere umane che la attraversano e di costruire brani che per mezzo di una forte dose di intelligenza, sarcasmo e vari sotterfugi letterali, affrontano costantemente questioni esistenziali, spirituali, morali, personali, senza risultare noiosi o minimamente seri.
Musicalmente in perpetuo movimento, non abbraccia mai un genere totalmente, ma lascia celati dietro un’apparente semplicità melodica un mondo di sofismi musicali, spesso geniali, che creano un equilibrio sonoro potente e delicato. Un’abilità che di album in album si perfeziona nell’estrarre senza sforzo apparente la bellezza e l’immediatezza delle emozioni. Il decimo album di questo cantautore ormai più che maturo, si chiama Heartmind ed è un disco, ancora una volta facile e scorrevole, che affronta però per la prima volta la propria complessità interiore e il proprio dolore, raccontando storie di musicisti, soldati, amanti e cercatori.
Potrebbe quasi essere definito un concept album volutamente unificato e coeso che anche quando si scontra con dilemmi filosofici o citazioni dal sofismo, non perde mai il contatto con la quotidianità. L’ultima volta che lo abbiamo visto era il 2017, meglio non farsi scappare il suo passaggio in questo inizio di autunno.
Scritto da Simona Ventrella