Questa sera dimenticate coordinate spazio-temporali, Funclab ha programmato un’esplorazione fluida di paesaggi sonori indefiniti e indefinibili. Si parte per un viaggio extracorporeo alla scoperta dell’aspetto prismatico della musica elettronica filtrata da irrequiete lenti sperimentali.

Prima tappa tra suoni crescentemente stratificati che tendono ad orizzonti irraggiungibili nelle produzioni soliste di Kai Campos, una delle menti dietro al progetto d’avant-garde elettronica britannica Mount Kimbie. Tracce vagamente acide sono intarsiate di minimalismo berlinese, loop incalzanti e sonorità ambient, mentre il ritmo geometrico è turbato da pattern imprevisti.

Con il live show dei 72-HOUR POST FIGHT si perde definitivamente il senso dell’orientamento, tra sessioni di improvvisazione e ibridazioni di generi. Composizioni asimmetriche combinano dolci sax a chitarre distorte, sfumando elettroacustica in jazz e emo. Per salire e scendere con la marea del suono ci sospinge il future jazz di Hollyspleef, che plasma la sua rotta tra broken beat e ambient hip-hop.

Un’esperienza acustica immersiva dalle avvolgenti frequenze in atmosfere sospese vi aspetta.