C’è vita nella Bassa! E luci! E urla! E musica! O almeno una volta l’anno prima del Covid. Poi tutto si è fermato, ma non per sempre, per fortuna! Dopo qualche anno di stop torna infatti per la sua tredicesima attesissima edizione l‘Handmade Festival, una matrioska che si apre nel bel mezzo di un campo di Guastalla, a metà strada tra Reggio e Mantova (o tra Austin e Berlino). Handmade è un festival pulsante di musica altra e al contempo una piccola e fiera celebrazione del microcosmo delle auto-produzioni. A contorno una folta schiera di banchetti con cibo, micro-editoria e produzioni musicali indipendenti, pronti a respirare in simbiosi con una line-up sparsa su diversi palchi che invita all’esplorazione del fenomeno del rock and roll nelle sue esternazioni più distanti e finanche oscure. Ci troverete di tutto, con chicche varie e sparse tra artisti emergenti e solide certezze. Tra gli artisti annunciati Gilla Band, Holy Tongue, Lydia Lunch Retrovirus, Come, Dame Area, Blurt, Mabe Fratti, Arrington De Dionyso, Andrea Poggio, Not Moving LTD, Yosa Peit, Lamusa II and Assembly Group, Chris Imler, Chupame El Dedo, Bono/Burattini, Marta Del Grandi e tanti altri. L’ingresso è addirittura a offerta libera. Iniziate a ingraziarvi gli amici motorizzati o quantomeno di attrezzarvi con BlaBlaCar.
Scritto da LR