Ricordo bene la prima volta in cui mi sono connessa a Internet: facevo la scuola media e volevo messaggiare con qualche amica a distanza. Poi, su MSN, c’era il ragazzo che mi piaceva e a cui, come spesso accade, non ho mai avuto il coraggio di mandare un messaggio. Internet per tutti noi era magico e l’interfaccia di Windows era una catapulta per una realtà diversa dove non ci dovevi mettere la faccia. Già qualche anno dopo il mio messaggio mancato, mia sorella – generazione Z – si è approcciata a un altro Internet: con meno testo e più immagini, con meno persone e più bot. Non per questo, però, il suo Internet è stato meno magico: la sensazione di entrare in uno spazio “altro”, fuori dal tempo, è rimasta quella che tutti, come utenti online, condividiamo. Anzi, direi che gli spazi fuori dal tempo si sono moltiplicati, così come le possibilità di percorrerli. Forse Internet oggi è ancora più magico, ma la magia di cui parlo è anche un po’ oscura. I meme e le fake news sono letteralmente entrati in politica, alcuni Youtuber hanno manifestato – ovvero immaginato, messo per iscritto e così realizzato con poco sforzo – la loro vita ideale chiedendo aiuto all’ Universo” e ora insegnano ad altri utenti a fare lo stesso. Altri utenti raccontano in video di pochi minuti su TikTok come allinearsi con diverse realtà ed entrare in altri mondi, reali o di fantasia, tramite il cosiddetto reality shifting.
Internet oggi è ancora più magico, ma la magia di cui parlo è anche un po’ oscura.
Circola un meme di una madre che chiede al figlio perché sorride, se sta messaggiando con la sua fidanzata online. Ma lui risponde che no, non messaggia proprio con nessuno. Accompagnato da un video YouTube sta “shiftando” in un’altra realtà. Se, come me, pensavate che la magia di Internet fosse morta su Second Life, le pratiche esoteriche e divinatorie che si stanno diffondendo a macchia di cloud tra i nuovi utenti, vi faranno ripensare le potenzialità di quello spazio altro. Pare che questo, infatti, sia solo l’inizio di quella favola – un po’ distopica – che è la tecnomagia. E, indipendentemente dal fatto che il bambino del nostro meme sia riuscito o meno a teletrasportarsi dalla propria cameretta in un’altra dimensione, è giunto il momento di scoprire come e perché si pratica magia online, seguendo le voci dei suoi protagonisti. E se queste pratiche fossero di più che semplici consolazioni escapiste per generazioni annoiate? Se fosse l’immaginazione online la pratica più contemporanea di resistenza per ricomporre e interpretare una realtà che ci sfugge sempre più di mano? In fondo, nessuno scappa dalla connessione pervasiva, ma ci sono tanti modi di viverci dentro. Se vi interessa saperne di più dei codici magici che gli utenti usano per sbloccare le casseforti del reale, il MO.CA di Brescia vi accompagnerà in un viaggio attraverso quelle soglie di Internet, dove, tra interfacce Windows e multiversi, tecnologia e magia continuano a vivere interconnesse.
Tre giorni di conversazioni con antropologi, curatori, artisti e semiologi, affiancati a video screening, performance partecipative e workshop, ci guideranno nel folklore memetico, nel reality shifting e in tutte quelle pratiche magiche che, sul web, plasmano nuovi passati, presenti e futuri. La magia è morta e riemersa nelle community online.
Scritto da Alessia Baranello