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mer 31.01 2024

Slowdive

Dove

Alcatraz
Via Valtellina 25, 20159 Milano

Quando

mercoledì 31 gennaio 2024
H 21:00

Quanto

€ 43

Contatti

Sito web

Gli Slowdive sono stati e sono, una band dai tratti effimeri e fuggevoli, che ha però lasciato un segno duraturo e persistente nella musica contemporanea. il loro modo di cogliere le atmosfere eteree e impalpabili del dream pop per poi impastarle in stratificazioni sonore cariche di riverberi e distorsioni da innati shoegazer, li ha resi indelebili e indimenticabili nel panorama musicale internazionale.

Erano gli inizi degli anni novanta, quando lo shoegaze viveva il momento di massimo splendore, che Neil Halstead e Rachel Goswell, poco più che ventenni, si ritrovarono a firmare con la leggendaria Creation Records. Da quella firma fu un susseguirsi di successi che andarono a delineare sempre di più lo stile della band, nell’esaltazione di chitarre riverberate, mescolate con melodie cristalline e testi carichi di drammaticità e atmosfere dark. Un idillio che finì tragicamente nel 1995 quando il mondo della musica si dimenticò all’improvviso dello shoegaze per osannare e celebrare il brit pop.

Da qui il silenzio, lo stallo e la vita ritrovata in nuovi progetti alternativi, fino al 2017, anno di ritorno sulla scene della band, che prova a riprendere le fila di quanto interrotto nel 1995. Anche se la vera rinascita arriva con “Everything is Alive” del 2023, in cui la band porta il suo suono onirico e malinconico ad un livello completamente nuovo, pieno di bellezza inquietante e indiscutibile fascino. Ci sono i tipici tocchi rumorosi e gli eco di chitarra, canzoni che scolpiscono giudiziosamente le voci tranquille di Rachel Goswell e Neil Halstead sul precipizio tra malinconia ed estasi; ci sono i loop elettronici che fanno emergere un suono cupo e sepolcrale a tratti reinventato attraverso una densa foschia dream-pop;ci sono i testi criptici e indecifrabili e una produzione che dimostra la maturità e della band.

Li ringraziamo per essere  rimasti fedeli alle proprie idee e aver dimostrato che a volte ci si può sbagliare.

Scritto da Simona Ventrella