Ci sono parole che non troveranno mai il loro corrispettivo nel loro significato. Il rito ad esempio ha una definizione che non combacia con la sua essenza: non sono regole prescritte che si susseguono con un ordine per veicolare un messaggio, ma sono movimenti dell’animo che ricadono in gesti, movenze e ritmi del respiro. Sono un allineamento del mondo visibile e di quello invisibile, che alimentano le energie che disegnano l’universo. Per ottenere questo bisogna sottrarsi al conosciuto, sfuggire alle abitudini e mettersi in uno stato di ascolto. La pelle diventa superficie di vita, di scambio, i segni che vi scorrono trascendono il tatto e il dolore e diventano messaggio. Esistiamo in parametri alti. Lasciate a casa rumori, alcool, anche i telefoni. Le connessioni si fanno con gli astri, con l’inchiostro nella carne, con il calore di chi abbiamo vicino.
Fondo luogo ospita la tattoo session installativa di Miele di Fragola, Santascotta e Marcadora. Venerdì 9 febbraio tutto il giorno, sabato 10 mezza giornata. Niente alcol, tanto silenzio e cellulari offline. Un rito è un rito.
Scritto da LR