La prima volta che ho parlato con Andrea Gamba, in arte Daykoda, è stato per un’intervista al telefono. Dopo una serie di girandole e frasi più o meno di circostanza, siamo arrivati al nodo della questione: «non ho schemi, non voglio pensare a come “deve” essere una cosa, mi concentro solo sul suono.»
Il producer di base a Milano ha debuttato con due album, “All Of Me” e “PHYSYS” che lasciavano intravedere questa ricerca ascetica tanto quanto i riferimenti espliciti cui si ispirava: beatmaking astratto e sperimentale made in USA e groove jazz spezzato made in UK; nel mezzo poi anche tantissimo altro, da una sensibilità radioheadeggiante, aggressività clubbing, soul e R&B. L’uscita dell’ultimo album, “UNO“, segna sicuramente il punto più alto della carriera del producer e musicista: un disco che alza l’asticella e che manifesta quella voglia di ricerca sonora pura senza alienare ma anzi coinvolgendo gli ascoltatori più che mai.
Scritto da Rick Riley