Cosa può un corpo? Nessuna lezione spinoza

D’amore e d’anarchia — ovvero: stamattina alle 11 in via Conca del Naviglio nella nota casa Ornella… ad accoglierci c’è la padrona di casa Maria Vittoria Paggini che apre le porte dell’appartamento trasformista nel cuore della 5Vie Design Week, come Mariangela Melato nel film di Lina Wertmüller. 

Un po’ casa privata, un po’ galleria, quest’anno Casa Ornella si (s)veste di corpi nudi, tonalità di colore accattivanti e decise, superfici di mobilio traslucide, scenografie luminose, preziosi pannelli di tessuto, carte da parati disegnate ad hoc, tende illustrate ad acquerello, murales affrescati, esposizioni fotografiche. “L’interior si sveste” è il progetto della Paggini per il Fuorisalone 2024 che ci invita a riscoprire noi stessi partendo dai nostri corpi, cancellando il senso di vergogna a esso associato. Potremo così chiederci cosa possiamo fare invece di ciò che dobbiamo fare. Potremo chiederci quale sia la potenza di ciò che tutti abbiamo, il nostro corpo. Potremo chiederci quanto una inadeguata percezione di questi possa influenzare gli incontri che ci permettono di diventare esseri sociali.

Of Love and Anarchy — or rather: this morning at 11 in via Conca del Naviglio at the renowned Ornella house… welcoming us is the landlady Maria Vittoria Paggini who opens the doors of the transformative apartment in the heart of 5Vie Design Week, like Mariangela Melato in Lina Wertmüller’s film.

Part private home, part gallery, this year Casa Ornella dresses itself with naked bodies, captivating and bold color tones, translucent furniture surfaces, luminous scenographies, precious fabric panels, specially designed wallpapers, watercolor-illustrated curtains, frescoed murals, and photography exhibitions. “The interior undresses” is Paggini’s project for Fuorisalone 2024 inviting us to rediscover ourselves starting from our bodies, erasing the sense of shame associated with it. We can then wonder what we can do instead of what we must do. We can wonder about the power of what we all have, our body. We can wonder how an inadequate perception of these can influence the encounters that allow us to become social beings.