Basta con i sentimentalismi della nouvelle vague, basta con la boria del cinema d’essai, noi al cinema ci andiamo a vedere il design.

Tra le magie che fa accadere il Fuorisalone, vi segnaliamo quella della riapertura temporanea del Cinema Casoretto, chiuso da 30 anni ma che ogni tanto (tanto) prende vita grazie all’energia di alcuni cittadini che vogliono vedere il loro quartiere animato. Già questo potrebbe bastare per farci muovere le gambe verso Lambrate, ma vogliamo alimentare ancora il nostro desiderio e curiosità: il sipario si apre, per la prima volta a luci accese, su “ARTESANOS Manufactura Peruana“. L’esposizione curata da Luisa Bertoldo e Davide Fabio Colaci, porta a Milano la prima collezione chiamata ADB24, che recupera e rielabora alcuni arredi d’ufficio di Chacas (per darci delle coordinate, ARTESANOS ha la sua base operativa a 4000m di altezza sulle Ande) e due suoi “talleres” sparsi per il Perù, scuole dove permettono a chi è meno fortunato una formazione professionale in falegnameria, tessitura, idraulica, meccanica, vetreria. A questi arredi si sommano i progetti dei designer Maddalena Casadei, Giulio Iacchetti e il duo Zaven.

Among the magical occurrences of the Fuorisalone, we highlight the temporary reopening of Cinema Casoretto, closed for 30 years but occasionally brought back to life by the energy of local citizens eager to see their neighborhood lively. This alone could be enough to lead us to Lambrate, but we want to further fuel our desire and curiosity. The curtain rises, illuminated for the first time, on “ARTESANOS Manufactura Peruana“. Curated by Luisa Bertoldo and Davide Fabio Colaci, it brings to Milan the inaugural collection called ADB24, which revives and reworks some office furnishings in the style of Chacas (for context, ARTESANOS operates at 4000m altitude in the Andes) and two of its “talleres” scattered across Peru. These furnishings are complemented by the initial projects of designers Maddalena Casadei, Giulio Iacchetti, and the duo Zaven.