Il quinto e ultimo talk del public program di Opposites United è Space and Earthlings, curato e moderato dal filosofo Emanuele Coccia, con Béatrice Grenier e Guillermo Trotti.
In che modo possiamo pensare all’arte su altri pianeti? Come viene percepita l’arte terrestre da un punto di vista extraterrestre? E qual è la relazione tra l’arte e il pianeta Terra, al di là delle equazioni spesso semplici che sembra formulare l’ecologia? Guillermo Trotti ha progettato edifici, ambienti e accessori dedicati alla vita umana sulla Luna e su Marte. Béatrice Grenier riflette e scrive da anni su come sia sempre l’architettura a consentire all’arte di esistere, poiché essa pretende spazio, e di radicarsi quindi nel paesaggio urbano e non urbano. Entrambi riflettono su ciò che potrebbe essere un’avanguardia nella cultura, sull’immaginazione delle pratiche artistiche di domani, e su quali rischi devono essere presi in considerazione. Due prospettive ad altezze diverse, ma che entrambe chiedono della relazione tra l’arte e il pianeta – qualche che sia.
Al seguente LINK è possibile iscriversi gratuitamente all’evento, al simposio finale che ne seguirà, e alla serata che andrà a concludere il palinsesto musicale di Opposites United, con in lineup JASSS, Stenny b2b Giesse e il live set di Simo Cell.
Scritto da La Redazione