La musica di Monde Ufo è rumore digitale. Non tanto in senso sonoro, quanto fotografico. Il progetto di base a Los Angeles crea infatti paesaggi che sembrano vecchie foto dalla patina sporca e lo-fi, piene di rumore appunto, e proprio per questo affascinanti e preziose.
Ci sono drum machine secche, chitarre beat, tastiere vagamente jazzanti, batterie suonate con le spazzole, una voce melliflua. Si viaggia tra psichedelia, bedroom pop, una sensibilità soul che si mescola a quella post-punk; ma anche accenni di ambient e noise, weird folk, new age. Insomma, quando si va a tirare fuori il dizionario dei neologismi, si può star certi che la musica è più interessante e stratificata della sua descrizione a parole.
Per trovare conferma basterà recarsi sotto il palco del Freakout e vedere cos’hanno da dirci questi californiani misteriosi.
In apertura Black Zone Myth Chant.
Scritto da Giulio Pecci