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ven 28.03 2025

JAZZ ON THE MOVE: Rosa Brunello + GOGODUCKS

Dove

Arci Biko
Via Ettore Ponti 40, 20143 Milano

Quando

venerdì 28 marzo 2025
H 21:30

Quanto

€ 20 + tessera ARCI

Contatti

Sito web

Potrait of Rosa Brunello

È tornato JAZZ ON THE MOVE, la rassegna del Biko che prova a pedinare il jazz nelle sue varie divagazioni più recenti. Non è un pedinamento facile, perché il jazz è un’anguilla che sguiscia, s’arrotola, sfugge, s’imbosca, naturalmente improvvisa, e in ogni istante può imboccare una strada diversa.

Inaugurata a febbraio dallo spettacolare trio di Luke Stewart, che delle divagazioni rappresenta la più libera, dal campo apertissimo del free, la rassegna prosegue con altre tre date, una al mese, che spostano invece il mirino sulle contaminazioni. Ed è una piacevole constatazione osservare come la prima di queste sia una contaminazione che va lontano, girando attorno al mediterraneo, ma parte da Mogliano Veneto, luogo di nascita e di inizio dei numerosi viaggi della bassista Rosa Brunello. Accantonata l’esperienza “sudamericana” dei Los Fermentos, Rosa Brunello si è presa le scene del jazz contemporaneo con due dischi dagli orizzonti sconfinati, nei cui titoli compaiono già gli elementi fondanti della sua musica: la libertà e l’amore. È seguendo queste due coordinate che ha raccolto intorno a sé un dream team di collaboratori (tra cui Maurice Louca e Yazz Ahmed) per dar vita a un jazz sperimentale che è un atto d’amore verso il mondo, più forte di ogni frontiera.

La primavera di ‘Jazz on the move’ si fa poi sempre più ricca di beats, con una seconda parte in cui sono soprattutto le sonorità della musica nera contemporanee a far da protagoniste. Prima con il J3PO Trio (9 aprile), in cui il tastierista Julian ‘J3PO’ Pollack è affiancato dalla sezione ritmica di Gianluca Pellerito e Riccardo Oliva. L’occasione sarà il lancio dell’album Soul & Circuitry, in uscita la stessa settimana, in cui jazztronica, fusion e groove grassi convivono nei sorrisi di un pubblico cui sono fortemente raccomandate le calzature comode.

Si suderà anche di più nel caldo – si spera – il 17 maggio, quando la rassegna si chiude con il Tour-Maubourg Ensemble. Qui i ritmi si fanno ancor più danzerecci, verso quella creatura chiamata jazz-house, che tanto deve a certa house di tempi più acidi, o quantomeno con più acidi in giro. Ad ascoltarli oggi si sta molto più dalle parti del clubbing che nei fumi del jazz, e in fondo va bene così: è l’ultima divagazione dal sentiero, la rassegna si conclude, ed è il momento di cambiare strada, ancora una volta.

Scritto da Filippo Cauz