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sab 15.03 2025 – dom 22.06 2025

Azzurro fragile. I calanchi delle argille azzurre nell’arte contemporanea

Quando

sabato 15 marzo 2025 – domenica 22 giugno 2025

Quanto

€ 6/4

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Un approfondimento, a cura di Matteo Zauli, affidato ad importanti artiste e artisti italiani e internazionali che hanno vissuto, vivono, o frequentano assiduamente il territorio solcato dalle celebri argille azzurre comprese tra i Comuni di Cesena e Castel San Pietro Terme.

La mostra, articolata in tre sezioni, si apre con un’ampia introduzione documentaristica che fornisce al pubblico informazioni storiche e naturalistiche su questo peculiare territorio, sottolineandone  il ruolo svolto nello sviluppo dell’artigianato e dell’arte ceramica fin dall’epoca romana e testimoniando la fascinazione esercitata attraverso contributi filmici e fotografici affidati a Riccardo Calamandrei, Claudio Betti e Gruppo Fotografia Aula 21.

Il percorso di visita prosegue con una sezione storica dove sono esposte xilografie, fotografie e disegni di Francesco Nonni (Faenza, 1885 – ivi, 1976), figura poliedrica di pittore, decoratore, illustratore, incisore, ceramista e xilografo che già dal 1925 più volte aveva scelto i calanchi come teatro delle proprie raffinatissime opere, due opere scultoree di Carlo Zauli (Faenza, 1929 – ivi, 2002), che proprio dai calanchi aveva tratto fortissima ispirazione per l’aspetto materico che caratterizza la sua scultura e tre collage su tavola di Giovanni Pini (Bologna, 1929 – Solarolo, 2020), artista “irregolare della pittura” che si è confrontato con tutte le esperienze artistiche più significative del secolo scorso, dalle Avanguardie Storiche all’Art Brut.

La sezione contemporanea presenta artiste e artisti legati fortemente ai territori delle argille azzurre – per esservi nati o per aver scelto di viverci – con opere in molti casi prodotte appositamente per questo progetto e realizzate con diverse tecniche espressive: Sergia Avveduti, Gaia Carboni, Jacopo Casadei, Marco Ceroni, Silvia Chiarini, Barbara De Ponti, Oscar Dominguez, Filippo Maestroni, Cesare Reggiani, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Juan Esteban Sandoval, Noriko Yamaguchi, Monica Zauli e Italo Zuffi

Dalla pittura alla fotografia, dal disegno alla scultura e all’installazione, la mostra è un viaggio nei calanchi affidato a molteplici linguaggi, che riflette tutta l’eterogeneità dell’arte contemporanea.

Orari di apertura
Martedì, giovedì 14.00 – 19.00
Mercoledì, venerdì 10.00 – 19.00
Sabato, domenica 10.00 – 18.30
Lunedì non festivi chiuso
Domenica 20 aprile 2025 (Pasqua) 10.00 – 19.00
Lunedì 21 aprile 2025 (Lunedì dell’Angelo) 10.00 – 19.00
Venerdì 25 aprile 2025 (Festa della Liberazione) 10.00 – 19.00
Giovedì 1 maggio 2025 (Festa del Lavoro) chiuso
Lunedì 2 giugno 2025 (Festa della Repubblica) 10.00 – 19.00

Scritto da LR