Quando nel 2019 Ransom ha iniziato a circolare su Snapchat, era difficile immaginare che un ragazzino di appena 16 anni avrebbe conquistato la Billboard Hot 100. Eppure, Lil Tecca — al secolo Tyler-Justin Anthony Sharpe, di origini giamaicane e originario del Queens — è diventato in pochissimo tempo uno dei nomi più freschi e
riconoscibili della scena rap americana.
Occhiali tondi e flow ipnotico, ha conquistato un pubblico giovane e vastissimo. Il pezzo è diventato virale per il suo tono chill e per la sicurezza con cui Tecca racconta di sogni, soldi e auto di lusso senza mai aver “realmente” vissuto ciò di cui rappa. Il relativo videoclip è ormai leggendario tra i fan: Tecca condivide ironicamente dei fun facts, come l’aneddoto in cui racconta di aver scritturato delle spogliarelliste dominicane per il set, e di aver rifiutato le loro avances con educata fermezza creando così, uno spiazzante e irresistibile mix tra innocenza e provocazione.
Nel tempo, Lil Tecca ha dimostrato una crescita musicale, mantenendo però quel tono disincantato e diretto che ha stregato un pubblico di giovanissimi. Nei suoi brani non c’è la rabbia del gangsta rap, ma il racconto di un ragazzo cresciuto tra social e sogni di successo. Con milioni di stream e una fanbase globale, Lil Tecca rappresenta una nuova via del rap: leggera, melodica, eppure autentica. Nel 2025 ha pubblicato Dopamine, un disco registrato quasi interamente nel suo appartamento di New York, con sonorità più intime e una sola collaborazione (con Ken Carson). I singoli Dark Thoughts e Owa Owa hanno dominato le classifiche, mostrando un lato più
riflessivo dell’artista.
Il futuro? È già nelle sue mani, e lo affronta con lo stesso sorriso timido con cui ha iniziato a cambiare le regole del gioco. Lo vedremo martedì 29 luglio quando Lil Tecca salirà sul palco del Magnolia per l’unica tappa italiana del tour. Sempre nel chill.
Scritto da Antonella Grafone