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sab 04.10 2025 – sab 22.11 2025

FAROUT - Live Arts Festival

Dove

Base Milano
Via Bergognone 34, 20139 Milano

Quando

sabato 04 ottobre 2025 – sabato 22 novembre 2025

Elisabetta Consonni, AND THE COLORED GIRLS SAY: DOO DA DOO DA DOO DA DOO

Foto di Piferi

Performance, installazioni e panorami immersivi al festival dedicato alla creazione contemporanea che quest’anno presenta la quinta edizione a tema Making Kin: un invito a esplorare le ecologie affettive come chiave per ripensare le nostre relazioni con il mondo.

Il programma completo degli eventi di FAROUT 2025

Oltre alla programmazione presente a Base Milano di Farout fanno parte il festival diffuso Cavalcavia, che invade la città con progetti site-specific e la mostra RESILENCE. Future Soundscapes & Affect Mining in Urban Ecosystems, dal 10 al 21 ottobre, che intreccia installazioni e performance dal vivo.
4 e 5 ottobre
PREVIEW: ore 19:30 in scena Temporale {a lesbian tragedy} di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo.
9 ottobre
OPENING NIGHT: ore 18:30 Cosmic Prelude, a cui segue alle 19:00 l’apertura dell’installazione Resilence, Exhibit Vernissage, alle 20 Courtyard djset di w/ Tribadelica & isciān e alle 21.30 il concerto FORCE IS PRESENT di Brigitta Muntendorf, compositrice che intreccia elettronica e intelligenza artificiale: nelle sue opere elimina l’umano dal processo creativo, ma dimostra come esso resti imprescindibile nell’esperienza estetica.
10 ottobre
dalle 18:00 alle 21:00 ogni 30 minuti verrà presentata l’installazione immersiva di Basel Zaraa What Will We Do Without Exile? che interroga la tragedia contemporanea che si consuma quotidianamente sotto i nostri occhi, offrendo la prospettiva di chi, nella resistenza, riesce ancora a immaginare la libertà. Alle 21.30 segue Manual Focus della coreografa danese Mette Ingvartsen.
11 ottobre
dalle 16:00 alle 19:00 si ripete l’installazione immersiva What Will We Do Without Exile? Alle 20:30 avviene il debutto milanese di Whatever I am / let it be seen di Giorgia Ohanesian Nardin. Alle 22.30 si ripete Manual Focus della coreografa danese Mette Ingvartsen. Alle 23:00 la serata si conclude con Le Cannibale. Ospiti della serata: Romare, produttore della scena elettronica, ed Enea Pascal, co-fondatore del collettivo Ivreatronic.
12 ottobre
alle 12:00 (BARONA) Barrio’s Forrest di Rafael Candela, mentre a BASE alle 16:00 e alle 18:00 Je Vous Aime di Diana Anselmo. Alle 17:00 e alle 21:00 Butch Tribute delle coreografe norvegesi Marte Sterud e Ann-Christin Kongsness. Mentre dalle 18:00 alle 21:00 si ripete What Will We Do Without Exile? di Basel Zaraa. Alle 17 (CHIESA ROSSA) lo spettacolo Darkness Picnic di DOM.
16 ottobre
alle 21:00 il dj set Jail Time Records in collision with A Creativity Revival — Moleskine Foundation.
18 ottobre
alle 16:00 e alle 18:30 (GIAMBELLINO) la walk perfomance El Viaje di Cardellini | Gonzalez. Alle 18.30 (STADERA) Rafael Candela con Forrest.
19 ottobre
alle 16:00 e alle 18:30 (GIAMBELLINO) si ripete la walk perfomance El Viaje di Cardellini | Gonzalez.
21 ottobre
alle 19:30 MAJA Y BASTARDA di Laila Tafur, che dal folklore del flamenco approda alla sperimentazione più contemporanea.
23 ottobre
alle 18:00 (ISTITUTO CERVANTES, MI) Coser y Contar di Laila Tafur con Rafael Sánchez-Mateos Paniagua.
1 novembre
alle 17:00 e alle 19:00 Ritual III Whisper di Alos.
7 novembre
alle 19:00, alle 20:00 e alle 21:00 DAMMI I BRIVIDI MA NON PER LA PAURA di Industria Indipendente.
8 novembre
alle 16:00 Serenata Lesbica di Sara Leghissa & Taquitojocoque.
12 novembre
alle 20:00 e alle 21:00 (ARMANI/SILOS) un’altra performance di Industria Indipendente dal titolo Partiture per andare oltre I.
16 novembre
alle 18.30 e alle 21.00 KIN del Collettivo Amigdala.
18 novembre
alle 18.30 e alle 21.00 Canto Primo, progetto di gruppo nanou e della band OvO, fondata da Stefania Pedretti e Bruno Dorella.
20 novembre
alle 18.30 e alle 21.00 BLEAH!!! collaborazione tra la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone e la musicista Laura Agnusdei.
22 novembre
alle 18.30 e alle 21.00 X /per/ di Olimpia Fortuni e Katatonic Silentio, che mette in scena la tensione tra antico e contemporaneo, tra ciò che è stato e ciò che è.

Scritto da La Redazione