La Buka in versione Estesa, nello spazio e nel tempo:
12 ore, due sale e un Caveau, dalle 22:00 alle 10:00 di mattina.
In sala 1 inizia Treasure Island, da Vasto con la sua ricerca lenta, groovy e onirica, poi la londinese Luxe, intrisa di linee acide, housey e UK,
si vira nei territori più techno e ipnotici con il veterano Aaron J, mente dietro Sure Thing di New York, e a chiudere la cerimonia fino a mattina, l’eroe locale Piezo.
La seconda sala è ancora l’occasione per dare voce e spazio a suoni divergenti.
Questa volta “spazio” nel vero senso della parola.
In città scompaiono le ultimi sacche di resistenza e allora la Buka è solidale e alleata con LOBO, il pilastro più longevo della ricerca e dei suoni spezzati a Milano, orfana del Leonkavallo sgomberato.
Si parte con un set ibrido di Lupo Mangiafrutta, dischi voce ed effetti aprono la sala e ci preparano per Mala, leggendario pioniere della dubstep londinese più autentica, e nel finale le ritmiche affilate di DNN con al microfono Kwality.
Con la Buka riapre anche il Caveau blindato che un tempo custodiva opere d’arte quando prima del Circolo c’era un deposito di lusso.
Dentro c’è un incontro surreale con il Club Scacchistico Rosa Selavi, happening itinerante di scacchi e arti.
Dalle 22:00 in Sala 1:
TREASURE ISLAND dj set
Treasure Island produce e suona groove olotropici per alterare lo stato di coscienza. Attraverso djset immersivi facilita connessioni elevate ed esplora dimensioni interiori e cosmiche, amplificando la percezione di unità.
Nell’ultimo anno, la sua musica è apparsa su diverse etichette, con pubblicazioni che vanno dalla trance psichedelica rallentata a tracce da dancefloor ad alta energia.
I suoi brani sono stati suonati da DJ come Sean Johnston, Avalon Emerson, Juan Maclean, e remixati da Bliss Inc., Warzou, Sordid Sound System, Kalocain e altri. Fa inoltre parte del duo ambient-psichedelico-ritualistico Future Island, insieme a Oltrefuturo.
LUXE dj set
All’interno della scena club del Regno Unito LUXE è una presenza costante, nota come dj per le selezioni eclettiche e sempre coerenti, capaci di fondersi con ogni tipo di lineup pur mantenendo una voce unica, libera dai confini di genere e dalle appartenenze di scena.
Originaria di Brighton, ha studiato musica classica fin da giovanissima,
Da quando vive a Londra, le sue discipline hanno iniziato a confluire: l’apertura dell’elettronica, il rigore della teoria musicale e la sicurezza maturata attraverso anni di pratica classica.
Le sue produzioni nascono da un approccio intuitivo, intrecciando influenze disparate e sviluppandole con una curiosità esplorativa e una struttura solida, eredità della sua formazione accademica. Nei suoi brani, ogni riferimento rigido a generi e stili estetici viene abbandonato in favore di un gusto spiccato per il rischio creativo. A distinguere il suo lavoro è soprattutto l’approccio a melodia e struttura, affrontati con una comprensione musicale profonda, che dà vita a risultati stratificati, sorprendenti e capaci di oltrepassare i confini abituali della club music.
AARON J. dj set
Aaron J rielabora da oltre un decennio, in modo discreto ma costante, le correnti più profonde della musica da club.
DJ esperto, ha coltivato una visione sonora lucida ed empatica, attraverso il suo lavoro come selezionatore e come curatore della label, podcast ed evento itinerante Sure Thing.
Attualmente basato a Brooklyn, Aaron J. è stato una figura di riferimento in diverse scene degli Stati Uniti, tra cui Boston, Los Angeles, la costa del Pacifico Nord-Ovest e San Francisco, città in cui è nato il progetto Sure Thing. Da queste esperienze assorbe traiettorie e sensibilità diverse, che rielabora in una cifra sonora personale: un’architettura che fonde paesaggi sonori espansi con una sensibilità ritmica radicata nel basso e nel dub, toccando qualcosa di intimo e antico. Le sue tracce conducono l’ascoltatore in stati di ipnosi, grazie a un design sonoro meticoloso e a un romanticismo lieve e sottile.
Il suo controllo del racconto musicale si manifesta soprattutto nei set di lunga durata, in cui rivela senso del tempo e acutezza emotiva, accompagnando il pubblico verso luoghi emotivi e percettivi inaspettati.
Al centro del lavoro di Aaron J. c’è il sentire: una continua variazione di texture e ritmo, in cui ogni passaggio si distingue per confini sfumati. I brani si stratificano con una cura costante per l’equilibrio tra tensione e rilascio, introspezione e slancio, turbolenza e sollievo. Il flusso del tempo si fa incerto, come in una foresta fantasma di pattern sonori che dilatano la percezione, permettendo a emozioni latenti di emergere in superficie.
PIEZO dj set
Dietro il nome Piezo c’è Luca Mucci, produttore e DJ che ha fatto della manipolazione del suono una vera arte.
Le sue tracce si muovono tra ritmi spigolosi, texture psichedeliche e strutture imprevedibili, sempre con un’attenzione al dettaglio e al movimento.
Muovendosi sul confine tra il club britannico futurista e la libertà ritmica senza regole, Piezo esplora le infinite trasformazioni della musica da ballo, spingendo ogni volta un po’ più in là il suo perimetro sonoro.
Cresciuto a Milano nel periodo di massimo fermento per il dubstep, si trasferisce per un periodo a Bristol, dove si immerge nella cultura dei sound system e nella scena alternativa della città. Da lì iniziano a uscire le sue produzioni su etichette chiave come Idle Hands, Swamp81, Wisdom Teeth e Version.
Nel frattempo, fonda Ansia, la sua label personale: uno spazio dedicato a tracce pensate per il dancefloor, ironiche, sfacciate e sempre fuori dagli schemi. Otto uscite finora, tra cui anche il suo EP Odd Hooks, uscito nel 2023.
Nel 2024 firma l’EP Cyclic Wavez per Nervous Horizon, portando ancora più in alto il livello della sua ricerca sonora. Nello stesso anno, pubblica un remix celebrativo per il decennale della traccia Ganzfeld di Objekt e un EP solista sulla serie UFO di Dekmantel: quattro brani che mescolano ritmi veloci, groove percussivi e riferimenti alle sonorità rave e techno degli anni ’90.
Tutto questo si riflette anche nel suo nuovo live set, presentato per la prima volta al MUTEK Montreal, dove fonde energia e astrazione in un formato immersivo.
Che si tratti di produzioni o di DJ set, Piezo mette sempre in gioco un gusto preciso per il rischio e per la narrazione sonora. I suoi set, apprezzati in contesti come Terraforma, Rural Japan, Nowadays NYC o in mix per Animalia, Crack Magazine e DJ Mag, sono viaggi trasversali tra stili, bpm e stati d’animo, sempre in equilibrio tra controllo e caos, memoria e futuro.
In sala 2:
In alleanza con LOBO
Lobo è un pilastro e un collettivo amico; da più di 10 anni porta a Milano suono ricercato ed eclettico dalla Sound System Culture made in UK fino ai Beats di LA, dalla Techno più ricercata ai ritmi Footwork di Chicago.
LUPO MANGIAFRUTTA hybrid set
Lupo Mangiafrutta è la fusione di due mondi apparentemente distanti, i testi e le melodie hyper-emotive del cantautorato e l’attitudine ‘dance-elettronica’ di chi fa musica per i club.
L’approccio intimo ed onirico di Mafalda si adatta organicamente ai movimenti musicali tra generi e tempi diversi di Ormeye, il cui risultato è un unico timbro seducente.
‘Toc Toc’ è l’album di debutto uscito nel marzo 2025, che sfida ogni etichetta: tra influenze di trip-hop, dub-techno e rock alternativo, il duo porta alla luce una sonorità affascinante e senza tempo, frutto di un’improvvisazione che non ha paura di esplorare.
MALA dj set
Musica, energia, cultura e collaborazione: nato e cresciuto nel sud di Londra, Mala ha svolto un ruolo pionieristico nella musica britannica sin dall’inizio del nuovo millennio. Ha mescolato gli ingredienti più primitivi del melting pot sonoro che poi sarebbe stato chiamato dubstep, ancor prima che il genere avesse un nome.
È stato uno dei fondatori del collettivo DMZ, che ha dato vita ad alcune delle serate più influenti nella storia della bass music moderna, nonché a vinili 12” diventati vere e proprie reliquie del movimento.
A vent’anni di distanza, Mala è ancora una figura centrale, grazie all’etichetta Deep Medi Musik, che ha contribuito a definire il suono della UK bass music, supportando la crescita di artisti di riferimento.
Mala ha inoltre realizzato tre album acclamati dalla critica che segnano una svolta per la bass music britannica.
Return II Space su DEEP MEDi MUSIK e, grazie al supporto di Gilles Peterson, Mala in Cuba e Mirrors (su Brownswood Records): due viaggi di collaborazione, vibrazione e connessione spirituale con musicisti di talento dell’America Centrale e Meridionale. Questi lavori fondono ed esplorano linguaggi diversi, traducendo culture e ispirazioni in esperienze sonore uniche che uniscono mondi apparentemente lontani.
Oltre agli album, la sua discografia include dischi fondamentali (e infiniti dubplate), tra cui Changes, considerata una delle composizioni più iconiche, oscure e cult dell’elettronica moderna.
L’influenza di Mala va ben oltre le casse dei sound system: ha remixato artisti leggendari di quattro generazioni, tra cui Grace Jones, Sade, Moritz Von Oswald, Lee Scratch Perry, Fat Freddy’s Drop, The Last Poets, Greentea Peng, Jorja Smith, Nina Kraviz, Idris Elba, e molti altri.
Dopo decenni di carriera, Mala resta una presenza imprescindibile. Fondendo frequenze, unendo persone e ispirando nuove generazioni, continua a coltivare e far evolvere una cultura che anima gli angoli più vitali della musica elettronica.
DNN dj set
Il DJ, producer e sound designer milanese Daniele Becce, alias DNN, ha dedicato gli ultimi anni a portare nuova musica nella sua città, scegliendo spesso di andare controcorrente rispetto ai percorsi collaudati: un gesto raro in una scena milanese spesso ossessionata dalle tendenze e restia al rischio.
Proprio grazie a questo lavoro, mosso da una passione profonda, è diventato una figura riconosciuta a livello locale e internazionale per aver coltivato una nicchia in crescita costante attraverso i collettivi Lobo e Brake Out, realtà dal basso che hanno introdotto suoni nuovi e artisti come Shackleton, Ras-G, Mike Paradinas, Luke Vibert, oltre a label iconiche come Planet Mu, Brainfeeder, Ninja Tune e Deep Medi, nel cuore della capitale italiana della moda.
La ricerca musicale e l’approccio curatoriale che caratterizzano le serate Lobo si riflettono anche nel lavoro di DNN: dopo essersi formato nella scena jungle underground circa dieci anni fa, oggi — a 37 anni — è un DJ per cui le logiche di genere passano in secondo piano, lasciando spazio a ciò che davvero conta: la qualità, il feeling e la capacità di dominare la pista.
Scritto da La redazione