Malgrado le spallate che il tardo capitalismo assesta senza sosta ai mezzi di fruizione tradizionali (o meglio, sedimentati) dei media, contando sulla pigrizia insita nell’essere umano e alimentandola, sulla disinformazione consapevole, e sull’effetto-novità di qualunque nuova piattaforma con milioni e milioni di scelte disponibili (milioni di scelte = nessuna scelta), per poi passare sempre più rapidamente alla fase di enshittification (traduzione bellissima che ho letto di recente: merdificazione – e l’epoca attuale viene finalmente definita merdocene), c’è chi resiste e continua con abnegazione a proporre formati fuori dagli schemi e meravigliosamente non classificabili.
Ad esempio Christophe Auger, Xavier Quérel e Jérôme Noetinger (in arte Cellule d’Intervention Metamkine), attivi dal 1987, presentano un’interazione fra cinema (expanded cinema, del tutto astratto, con l’uso di più proiettori, specchi, lenti, sovrapposizioni di pellicole e altri adattamenti in cui l’improvvisazione ha un peso importante) e musica (anche qui, niente a che vedere con la melodia o la forma-canzone ma sperimentazione elettroacustica su suoni e loop creati tramite registratore a bobine e vari oggetti microfonati ed elettrificati). Le loro performance tracimano dai compartimenti stagni in cui di solito vengono confinati gli spettacoli (non è solo cinema, non è solo musica, non sono dei visuals, non è la performance musicale che accompagna ciò che si vede sugli “schermi” ), al punto che il duo URSSS, instancabili documentaristi e preziosi archivisti delle scene musicali underground di
Milano e non solo, ha filmato le loro esibizioni.
Cinema che filma il cinema, e non credo che gli URSSS abbiano mai prodotto altri contenuti paragonabili. Anzi non credo esistano, altri contenuti paragonabili. E i tre Metamkine sono tra i fondatori di uno dei primi artist-run film lab europei, l’Atelier MTK di Grenoble, istituzione indipendente che, con altre, ha preservato e reinventato il
cinema analogico nel momento in cui l’avvento del digitale sembrava sancirne l’estinzione (precisazione doverosa: lo ha preservato a livello underground, ovviamente). Ricordate la prenotazione (sul canale Telegram https://t.me/separatomagnetico ) e partecipate, che ormai anche uscire di casa è ribellione.
Scritto da Andrea Cazzani