Un ragazzo torna a fare visita alla madre durante un pomeriggio di pioggia. Una volta in casa trova il salotto pieno di scatole, sparse sul tavolo, per terra, sopra le sedie. Fra di esse, la donna si muove continuando a parlare.
Sta cercando un vecchio articolo di giornale, letto tempo prima e poi conservato, nel tentativo di ricordare le ultime parole di una citazione. “Di intimo c’è rimasto solo – “ e non riesce. Come se la sua vita fosse rimasta bloccata lì, in attesa di completare la frase. In poco tempo il figlio si inoltra insieme a lei nella ricerca. Vana è ogni resistenza. Il richiamo di quella parola scordata è troppo forte, anche per lui. E dalle scatole cominciano a emergere vecchi album di fotografie, romanzi, piccoli inquietanti scarafaggi difficili da uccidere. Sospesi fra sogno e realtà , azione e pensiero, madre e figlio sprofondano dentro quell’inconscio che potremmo dire collettivo, per ritrovare le parole che erano state dimenticate.
Scritto da La redazione