Dal 19 novembre al 13 dicembre, Rifugio Digitale a Firenze ospita MADRE/PADRE, personale fotografica di Marisol Mendez che chiude il ciclo Il Corpo che Abito. La fotografa boliviana smonta dall’interno due archetipi fondamentali: da un lato interroga la rappresentazione delle donne in Bolivia intrecciando folklore andino e iconografia cattolica, mostrando come la complessità del femminile venga schiacciata nella contrapposizione Vergine Maria/Maria Maddalena. Dall’altro, decostruisce la mascolinità attraverso uno sguardo che mette in luce la tensione tra aspettative sociali di durezza e il desiderio maschile di vulnerabilità e connessione. Il lavoro di Mendez parte dal contesto sudamericano – dove il patriarcato affonda le radici nel colonialismo europeo – ma apre una riflessione universale su come gli stereotipi di genere condizionino l’identità ovunque.
Marisol Mendez costruisce immagini che oscillano tra documentazione e messa in scena, tra naturalismo e dimensione mitica. Il suo è un lavoro che parte dalla fotografia ma diventa ricerca antropologica, critica sociale, narrazione visiva stratificata. Selezionata come Foam Talent 2024-25, ha esposto alla Sharjah Biennial e visto il suo progetto MADRE pubblicato in copertina dal British Journal of Photography. Attualmente in residenza all’Académie des Beaux-Arts di Parigi, Mendez usa la macchina fotografica per esplorare la tensione tra ciò che un’immagine crea e il reale da cui proviene, costruendo connessioni con le persone dall’altra parte dell’obiettivo.
L’opening del 19 novembre sarà preceduto, alle ore 17:00, da una talk tra l’artista, la direttrice artistica Laura Andreini e la curatela Irene Alison e Paolo Cagnacci. La mostra, realizzata in collaborazione con Forma Edizioni, sarà visitabile mercoledì-sabato dalle 11:00 alle 19:00 a Rifugio Digitale, dove un tunnel antiaereo allestito di 16 schermi disposti lungo 33 metri di galleria creano un’esperienza espositiva che dialoga con la dimensione sotterranea e protettiva del luogo.
Scritto da LR