Un reading teatrale dedicato alla figura e alla voce dell’attivista e scrittrice palestinese Salwa Salem, autrice dell’omonimo memoir pubblicato postumo nel 1993 nella storica collana Astrea di Giunti Editore e tradotto in inglese, tedesco e portoghese.
A dare corpo e parola alla narrazione è l’attrice italiana di origine palestinese Dalal Suleiman, voce intensa e potente che attraversa la vita dell’autrice all’interno di una cornice narrativa costruita da Ruba Salih, figlia di Salwa, antropologa e docente all’Università di Bologna.
La storia di Salwa Salem attraversa alcune delle pagine più dolorose e decisive della storia palestinese contemporanea. Nata a Yafa nel 1940, è costretta a lasciare la sua casa a otto anni, insieme a tutta la sua famiglia, durante la Nakba del 1948. Trasferitasi a Nablus, si immerge nella lotta politica e culturale, ispirata da Simone de Beauvoir. Dopo esperienze in Kuwait e Vienna, si stabilisce, nel 1970, in Italia dove si impegna nel movimento femminista e nella causa palestinese, e dove si spegne prematuramente il 5 marzo 1992. Nel suo racconto si riflettono l’esperienza dell’esilio, il dolore della perdita, la determinazione femminile e il desiderio di autodeterminazione personale e nazionale: una voce capace di coniugare intimità e urgenza politica, memoria e resistenza.
Il reading teatrale, arricchito da video, brani musicali e poesia, restituisce una testimonianza viva e plurale, in continuo dialogo con la storia collettiva del popolo palestinese. A chiudere la serata, la proiezione del potente video Three Generations della performer e poetessa Rafeef Ziadah: un inno alla forza delle donne palestinesi che, generazione dopo generazione, continuano a resistere alla violenza dell’occupazione e ai processi di cancellazione identitaria.
Scritto da LR