Affrontare un grande classico è sempre un pericolo. Si ha contro il fronte dei puristi che non accettano alcun intervento sul testo; lo scetticismo dei giovani, che ai classici associano la noia della scuola; e chi vede nel tentativo di approcciarsi a un testo così rappresentato e considerato un atto di superbia.
Ma Renda è un regista e drammaturgo giovane, originale, che nella sua carriera ha sempre scelto di rischiare e provocare; non solo con i molti spettacoli da lui ideati, ma anche confrontandosi con ogni genere di testo, senza paura di risultare controverso. Grazie a quest’approccio i suoi spettacoli possono suscitare opinioni contrastanti, ma raramente lasciare indifferenti o annoiati.
La compagnia è formata da attori giovani, energici, cui non manca però l’esperienza sul palco, e che hanno già condiviso molti progetti. Promettono bene anche l’ormai collaudata collaborazione di Renda con la costumista e scenografa Eleonora Rossi, e il contributo di Marco Giusti alle luci.
È ragionevole aspettarsi che la messa in scena degli Idiot Savant, pur raccontando la storia di Shakespeare, la trasformi in modo innovativo. Vale la pena quindi interessarsi a questo Mercante di Venezia, per scoprire in che cosa sarà trasformato.
Non sappiamo se l’esperimento riuscirà o meno; se hanno ragione quelli che predicano un’inviolabile perfezione dei classici, o se il cambiamento potrà rendere più attuale il testo, e dire qualcosa di nuovo con un materiale classico.
Vale la pena andarlo a vedere per scoprirlo.