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gio 20.10 2016 – dom 06.11 2016

Video Sound Art Festival - "TA EROTIKA Hidden doors"

Quando

giovedì 20 ottobre 2016 – domenica 06 novembre 2016

Quanto

free

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Sesta edizione del festival dedicato all’innovazione e all’arte contemporanea diretto da Laura Lamonea: 5 sedi espositive, 4 giovani curatori accanto alla direttrice e curatrice del festival, e 7 grandi artisti internazionali.

PROGRAMMA

Nour Awada
Institut Français Milano – Galleria, 20 – 23 ottobre

Nour Awada è nata a Beyruth nel 1985. Ha studiato Arti Figurative presso l’Università Sorbonne di Parigi dove attualmente vive e lavora. Nel
2012 ha vinto il premio dedicato ai giovani talenti nella sezione video arte, indetto dalla Fondazione François Schneider. Realizza video, illustrazioni e opere scultoree manipolando bronzo, ceramica e terracotta. In occasione della sesta edizione di Video Sound Art l’artista presenterà unA video performance che ritrae il suo stesso corpo esposto ad una pioggia ghiacciata, e una serie di sculture in terracotta e bronzo.

Bibi Yamamoto
Museo della Scienza e della Tecnologia – Sala delle Colonne, 28 – 30 ottobre

Nata a Rio de Janeiro nel 1984, vive e lavora a Milano. Bibi Yamamoto esplora la relazione tra mente e materia combinando concetti psico – fisici e installazioni multimediali inspirate alla vita di tutti i giorni. Nei suOi video, l’artista mette a confronto astrazione ed elementi figurativi; si esprime attraverso fotografia analogica, pittura ad olio, sculture in argilla, oggetti ritrovati portatori di intimità e identità. La serie di video Man Nest and Bunnies, Swans and Ducks è una documentazione intuitiva di comportamenti e valori simbolici. L’approccio estetico – l’utilizzo del colore, le forme essenziali e i materiali preziosi, come la seta e l’oro – è influenzato dall’esperienza professionale nel campo del fashion e graphic design.

Alice Jarry
Museo della Scienza e della Tecnologia – Sala Cenacolo, 28 – 30 ottobre

Alice Jarry vive e lavora a Montreal (Canada). Ha concentrato la sua ricerca sulla materialità in quanto agente rivelatore, interrogandosi sul suo potenziale di azione: la capacità di reazione, l’interferenza con le sensazioni, la produzione di effetti imprevedibili in grado di alterare e modificare il corso degli avvenimenti. Le sue opere sono state presentate alla Triennale Device_Art (Zagabria), presso Invisible Dog Art Center (New York), in numerosi contesti espositivi in Europa, negli Stati Uniti e in Canada. Insegna Computation Arts presso l’Università Concordia di Montreal.

Cleo Fariselli
Villa Simonetta – Cappella, 4 – 6 novembre

Cleo Fariselli (Cesenatico, 1982) vive e lavora tra Varese, Milano e Torino; ha una formazione in ambito teatrale e un approccio eclettico al lavoro. L’artista ha una particolare indole sperimentale che si esprime in diverse opere e installazioni utilizzando diversi mezzi, dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance. Nel suo lavoro il tema dell’erotismo è trattato con delicato pudore. Nella performance “U.” emerge appieno la sua attitudine sperimentale e multidisciplinare.

Ugo La Pietra
Villa Simonetta – Cappella, 26 – 30 ottobre

Classe 1938. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dal 1960 Ugo La Pietra si dedica a ricerche nelle arti visive e nella musica. Artista, architetto, designer e soprattutto ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione. La sua attività è nota attraverso mostre, la direzione di diverse testate, la didattica negli Istituti d’Arte e nelle Università. Ha progettato prodotti e collezioni per molte aziende italiane e internazionali.

Thadeusz Tischbein
Teatro Franco Parenti – Sala Treno Blu, 29- 30 ottobre

Thadeusz Tischbein nasce nel 1971 in Karl-Marx-Stadt (Chemnitz) in Germania. Vive e lavora a Lipsia dove si laurea nel 2015 presso l’Accademia di Arti Visive. Rivendica una concezione dell’arte che esiste nella sua forma originale solo in quanto espressione temporanea, ma che può continuare a vivere attraverso diversi media, non necessariamente sotto forma di documentazione ma piuttosto attraverso una sua “traduzione” materica. Lavora spesso con la carta utilizzando questo materiale fragile per costruire set fotografici o video all’intero dei quali le forme elaborate appaiono come sculture monumentali. Ha vinto partecipato a numeri festival in Europa ottenendo menzioni speciali per i suoi video.

Delphine Depres
Museo del Design 1880 -1980, 2 – 6 novembre

Artista visiva, regista e performer, Delphine Depres si è laureata nel 2008 presso l’Università di Ginevra di Arte e Design. La sue ricerche e sperimentazioni indagano il tema della teatralità nell’immagine proiettata e contengono una riflessione sul tempo. L’artista decostruisce immagini semplici per rivelarne il ‘retroscena’; manipola materiali poveri e insignificanti propri della quotidianità, ricercando una tensione espressiva tra il piccolo movimento che avviene in tempo reale e le immagini roboanti sullo schermo. La maggior parte del suo lavoro è concepito in collaborazione con musicisti. Le sue opere sono state esposte in città come Berlino, Friburgo, Lione, Basilea e Tokyo.

I LUOGHI

Institut Français Milano – Corso Magenta, 63
Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” – Via San Vittore, 21
Villa Simonetta – Via Stilicone, 36
Teatro Franco Parenti – Via Pier Lombardo, 14
Museo del Design 1880 -1980 – Via Giosuè Borsi, 9

Scritto da La Redazione